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Il valore di un castello.

Beatrice Del Bo

Il valore di un castello.

Il controllo del territorio in Valle d'Aosta fra XII e XV secolo

I castelli sono la traccia materiale di una egemonia politica di stampo ‘signorile’, come quella dei conti, poi duchi di Savoia, sulla Valle d’Aosta fra XIII e XV secolo. Costruire e possedere una fortezza comportava, tuttavia, delle spese per il presidio militare, la gestione amministrativa, la manutenzione e l’ammodernamento degli edifici. Considerati i costi, si trattava di un investimento conveniente? Il volume tenta di rispondere a tale interrogativo muovendo da una fonte seriale eccezionale: la contabilità delle castellanie.

Edizione a stampa

23,00

Pagine: 206

ISBN: 9788891741288

Edizione: 1a edizione 2016

Codice editore: 1792.232

Disponibilità: Discreta

I castelli costituiscono nell'immaginario collettivo uno dei simboli per eccellenza del Medioevo; sono la traccia materiale duratura ed evocativa di una egemonia politica di stampo 'signorile', come quella dei conti, poi duchi di Savoia, sulla Valle d'Aosta fra il XIII e il XV secolo.
Per il principe il controllo di un castello costituiva al tempo stesso uno strumento di governo del territorio e di propaganda politica.
Costruire e possedere una fortezza comportava, tuttavia, delle spese per il presidio militare, per la gestione amministrativa, per la manutenzione e l'ammodernamento degli edifici. Considerati i costi, si trattava di un investimento conveniente? Rispondere a tale interrogativo è uno degli obiettivi dell'Autrice che muove da una fonte seriale eccezionale, la contabilità delle castellanie, giunta sino a noi in lunghissimi rotoli pergamenacei. Oltre alla valutazione delle spese di gestione e alla ricostruzione della struttura materiale dei castelli, in molti casi oggi non più visibile, sono analizzate in modo sistematico tanto le caratteristiche e la consistenza della manodopera edile, quanto le strutture e il personale di governo in una regione piccola ma con una nitida identità istituzionale, e geografica, nella quale risiedeva una fiera aristocrazia, non prona al volere del principe.

Beatrice Del Bo insegna Storia economica e sociale del Medioevo presso l'Università degli Studi di Milano. Si occupa di élites economiche e politiche nel Basso Medioevo. Si interessa di minoranze e discriminati (immigrati, forestieri, donne) e delle loro dinamiche di integrazione sociale, in particolare di cittadinanza. È autrice di numerosi saggi e delle monografie: Uomini e strutture di uno stato feudale. Il marchesato di Monferrato (1418-1483), Milano 2009; Banca e politica a Milano a metà Quattrocento, Roma 2010; La spada e la grazia. Vite di aristocratici nel Trecento subalpino, Torino 2011. Ha curato Cittadinanza e mestieri. Radicamento urbano e integrazione nelle città bassomedievali (secc. XIII-XVI), Roma 2014, e, per i nostri tipi, insieme a Aldo A. Settia, Facino Cane. Predone, condottiero e politico, Milano 2014.

Introduzione
Abbreviazioni
Fonti e strumenti di ricerca
(I conti di castellania; Le origini della Camera dei conti e dell'archivio delle scritture contabili; Ricezione ed esame dei conteggi)
Gli uomini
(Il mestiere di castellano; Verso un miglior controllo; Mobilità e breve durata? Qualche riflessione a partire dal castellano di Châtel-Argent; L'importanza di luogotenenti, procuratori e vicecastellani; Dalla pluriennalità all'appalto: gran castellano e firmatarius; Castellani valdostani: una scelta pericolosa per il principe?; Aosta 1313: Pierre Sarriod alla testa di una rivolta nobiliare antisabauda; Interessi pubblici e privati: castellani rimossi e reintegrati; Appendice I. I castellani)
L'importanza di un castello: Châtel-Argent fra XIII e XV secolo
(1274: un nuovo castello; Un modello architettonico, un modello di governo: la torre circolare a impianto elicoidale; L'articolazione dell'insediamento; Spese per la manutenzione ordinaria del castello; Dalla guerra dei Tuchini alla rinascita dell'insediamento)
Il rastello del principe visto dal Châtel-Argent
(Lo "sfruttamento economico del potere di comando": la fluitazione sulla Dora Baltea; Le acque: un ambito di esercizio del potere; L'apogeo dell'interesse; La forza della comunità di fronte al principe: il rastello sottratto al controllo dei Savoia)
Lavoratori e maestri nei cantieri dei castelli valdostani
(Le forme di ingaggio della manodopera nei cantieri dei castelli valdostani fra Due e Trecento; Il Quattrocento: un nuovo sistema; I maestri delle opere e delle immagini: gli occhi del principe; La manodopera: maestranze valdostane o forestiere?; Salari e costi della manodopera: dai carpentieri ai manovali; Materiali da costruzione e costi di trasporto; Appendice II. Salari)
Dall'inventario all'intervento di ripristino
(Gli inventari dei castellani; I malconci arredi di proprietà del principe; Dall'inventario alla riparazione: il castello di Brissogne)
Costi e ricavi
(Salari e guarnigioni armate; L'incidenza del salario del castellano sulle spese generali; "Il costo della difesa"; Arriva l'artiglieria a polvere)
Conclusioni. Il gioco vale la candela?
Bibliografia
Indice dei nomi.

Collana: Temi di storia

Argomenti: Storia economica - Storia sociale e demografica - Storia urbana e del territorio

Livello: Studi, ricerche - Textbook, strumenti didattici

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