Questo volume è il risultato di una ricerca finalizzata a rilevare le trasformazioni profonde provocate nella struttura e nel funzionamento dei processi produttivi dall'adozione di nuovi criteri di uso dell'energia, nelle diverse forme.

Le esigenze di ridurre fortemente l'incidenza unitaria delle risorse energetiche e di ridurre gli sprechi, particolarmente nei processi ad alta intensità energetica, promuovono un cambiamento anche totale nelle tecnologie di lavorazione; cambiamento che, oltre a migliorare l'efficienza dell'energia riducendone l'incidenza economica, produce miglioramenti simultanei sulle produttività, sulle proprietà-prestazioni dei prodotti, e spesso previene o riduce la formazione di effluenti inquinanti, e crea condizioni di flessibilità operativa.

Questi benefici congiunti portano all'adozione generalizzata di nuovi criteri di efficienza globale dei sistemi produttivi.

La ricerca è stata effettuata considerando le realizzazioni più avanzate in tutto il mondo, conseguite in industrie rilevanti come: siderurgia, alluminio, chimica, lavorazione dei polimeri, carta, cemento, laterizi, materiali ceramici, vetro, che sono stati a lungo sostanzialmente statici, e invece in taluni Paesi più dinamici stanno vivendo una nuova fase storica.

I risultati più eclatanti mostrano che questi nuovi criteri di «efficienza globale», provocati da esigenze energetiche, portano ad un ritorno economico sempre più rapido dei nuovi costi d'investimento.

E se i risultati ottenuti in ogni attività sono positivi, le nuove tecnologie si diffondono in altri rami produttivi, con sensibili modificazioni non solo nei fattori ma anche nelle strutture, diventando un vero e proprio volano di cambiamento continuativo, anche indotto.

Giancarlo Barbiroli è professore ordinario di merceologia nella Facoltà di Economia e Commercio dell'Università di Bologna. Dal 1961 ha effettuato ricerche nel campo delle materie prime e dei prodotti derivati, esaminandone sistematicamente gli aspetti tecnologici ed economici. In particolare, ha studiato materie prime di origine inorganica, risorse energetiche e prodotti alimentari, mettendo anche in evidenza i problemi della loro gestione internazionale. Inoltre, da anni sta conducendo ricerche sul progresso tecnologico in alcune industrie manifatturiere, in dipendenza dei principali parametri che stimolano l'adozione di nuove tecnologie. E' autore di numerose pubblicazioni scientifiche e di volumi sulla politica energetica e dei materiali, sulle produzioni e sulle materie prime, in larga parte su riviste internazionali e nazionali molto diffuse.