Il déjà vu e la coscienza

Benedetto Farina

Il déjà vu e la coscienza

Dal Ricordo del Presente di Bergson al Presente Ricordato di Edelman

Edizione a stampa

30,50

Pagine: 176

ISBN: 9788846415660

Edizione: 1a edizione 1999

Codice editore: 1240.154

Disponibilità: Nulla

Dopo aver avuto un déjà vu si rimane in un'atmosfera isolante, concentrati su se stessi, a chiedersi: ma quando l'ho vissuta questa scena? Ci si sforza ma non si trova la risposta. Il déjà vu ci lascia sempre incuriositi, piacevolmente a volte, turbati in altre; e dopo pochi secondi di quella strana esperienza, ci rimane solo il guanto di perplessità che l'avvolgeva: il contenuto, la localizzazione del ricordo, ci sono irrimediabilmente sfuggiti.

Il déjà vu interrompe, anche se per un solo momento, il solco narrativo, diacronico e sincronico, tracciato dalla coscienza alterando l'ordine spaziale del procedere del tempo: il presente è nello stesso tempo presente e passato, è un presente ricordato, o, come recita il titolo dell'opera di Bergson, il déjà vu è "Il ricordo del presente".

Può sembrare un fazioso gioco di parole eppure è molto suggestivo che il Presente Ricordato, definizione che il premio Nobel Gerald Edelman usa per la coscienza, sia l'anagramma della definizione che un altro premio Nobel, Henri Bergson, ottant'anni prima, ha dato del déjà vu: quasi a rafforzare l'idea che tra le due cose (la coscienza e il déjà vu) ci sia uno stretto legame e che lo studio dell'uno potrebbe rivelare qualcosa sul funzionamento dell'altra.

Per poter comprendere la relazione tra il déjà vu e la coscienza, tra il Ricordo del Presente ed il Presente Ricordato, tra Bergson ed Edelman, l'autore percorre un itinerario il cui sfondo è la psicopatologia neojacksoniana di Henri Ey e le cui tappe sono le recenti scoperte della ricerca neuropsicologica e neurofisiologica.

L'intreccio che si profila tra Bergson e Edelman realizza doppiamente il disegno dottrinale di Ey: da una parte chiude un cerchio che unisce Bergson a Janet, questi due a Ey, quest'ultimo ai neuroscienziati moderni; dall'altra sostiene la plausibilità neuroscientifica della teoria psicopatologica dei livelli.

Benedetto Farina , psichiatra e psicoterapeuta della Associazione di Psicologia Cognitiva, è un ricercatore borsista del Dottorato di Ricerca in Neuroscienze all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.


Giovanni Liotti , Prefazione
Parte I. La psicopatologia e la clinica del déjà vu
Il déjà vu come pretesto
(Il "sentimento di anteriorità"; Il déjà vu nella mente gerarchizzata; Perché studiare il déjà vu)
Psicopatologia del déjà vu
(Déjà vu: molti termini per un solo fenomeno?)
Clinica del déjà vu
(Il significato clinico del déjà vu; Il déjà vu patologico e quello benigno; Il continuum dei sintomi di misidentificazione; Quattro tipi di déjà vu; Epidemiologia del déjà vu; Il déjà vu tra disturbo mentale e sintomo epilettico: la teoria di Henry Ey)
Parte II. La dimensione etologico-evolutiva della coscienza e la Teoria Organodinamica di Henry Ey
La coscienza e la sua fenomenologia
(Il modello etologico-evolutivo relazionale; Il problema della De-Finizione linguistica della coscienza; La fenomenologia della coscienza; Il campo della coscienza e la coscienza dell'Io; Le "funzioni" della coscienza; La funzione soggettivizzante; La funzione sincronizzante: la sincronicità della coscienza; La diacronicità della coscienza; La sintesi personale; La funzione della realtà; L'intenzionalità della coscienza)
La teoria etologico-evoluzionista della coscienza e la sua dimensione interpersonale
(I principi evoluzionistici della mente; Il cervello tripartito e la filogenesi della coscienza; Il cervello rettiliano o complesso R; Il cervello limbico e i sistemi motivazionali interpersonali; Il cervello umano e la dimensione interpersonale della coscienza; Limiti dell'approccio etologico-evoluzionista; La teoria dell'Attaccamento di Bowlby e l'ontogenesi della coscienza; L'attaccamento disorganizzato e la psicogenesi dei disturbi dissociativi; Le funzioni metacognitive)
La Teoria Organodinamica della malattia mentale di Henri Ey
(Il Neojacksonismo di Ey e la mente integrata; Il corpo psichico e la coscienza; La disorganizzazione: effetti negativi e positivi; La dialettica tra gli effetti positivi e negativi ed il rapporto tra coscienza ed inconscio; Psicopatologia e Clinica Organodinamica; Neurologia e Psichiatria; La Teoria Organodinamica e il déjà vu)
Il cervello diviso: un modello neurobiologico della disorganizzazione del corpo psichico
(La dimensione neuroscientifica dell'Inconscio; L'inconscio; La conoscenza inconscia; Il cervello modulare; Amigdala, talamo e corteccia: le due vie della paura; L'ippocampo e la memoria cosciente; La memoria di lavoro e la coscienza cognitiva; La dimensione neuroscientifica degli highest levels e la gerarchizzazione della mente; La memoria: cognizione ed emozione; Coscienza e Inconscio; Il cervello diviso e la dissociazione del corpo psichico; Psicopatologia neuropsicologica; Neurofisiologia della dissociazione psichica; Neurobiologia della dis-integrazione del corpo psichico)
Parte III. Il ricordo del presente di Bergson e il presente ricordato di Edelman: un'ipotesi sul déjà vu
Il tempo della coscienza e quello dell'inconscio: la durata di Bergson
(Una piccola crepa nella narrazione della coscienza; L'esperienza psicologica del tempo; Le temporalità della mente; Il tempo e lo spazio; Henri Bergson: il filosofo della mente; Il tempo spazializzato; Estensivo ed intensivo; Il tempo dell'inconscio; La durata pura; La durata reale)
Il presente ricordato e la teoria della coscienza di Edelman
(La formazione del presente e la teoria di Edelman; La materia della mente e la coscienza primaria; L'ippocampo: l'organo della durata reale; La coscienza primaria ed il presente ricordato; La presentificazione)
Le ipotesi sulle cause del déjà vu: dallo stramonio alla mandragora
(Il campo di causalità dei fenomeni dissociativi; Le ipotesi magiche e religiose: dalla metempsicosi alla retrocognizione; Le ipotesi tecnologiche; Le ipotesi psicoanalitiche: la sinestesia e la logica dell'inconscio; Le ipotesi neuropsicologiche: il ritardo interemisferico e la coscienza)
Le souvenir du présent: l'ipotesi patogenetica del déjà vu di Henri Bergson
(Il déjà vu non solo come pretesto; Sintesi delle premesse; Lo sdoppiamento fisiologico e patologico dell'esperienza presente nella coscienza primaria di Edelman; Il ruolo dell'ippocampo e l'origine anatomica del déjà vu; La fenomenologia dello sdoppiamento patologico; Il fondamento psicopatologico di Bergson e la Teoria Organodinamica della malattia mentale di Ey; La formazione del ricordo e l'attenzione al presente: l'altra faccia dello specchio; L'ipotesi patogenetica di Bergson: un déjà vu del déjà vu; Perché compare il déjà vu? Un'ipotesi neurobiologica del Souvenir du présent; Il déjà vu come espressione della durée: il sintomo positivo; La logica della durata)

Contributi: Giovanni Liotti

Collana: Serie di psicologia

Livello: Studi, ricerche