Il divorzio in Italia.

La legge del divorzio (dicembre 1970) è stato forse nello percezione sociale la legge più «nuova» che il Parlamento italiano abbia approvato dal 1946 ad oggi. Primo e dopo la suo approvazione sostenitore ed avversari del divorzio, a torto o a ragione, si sono trovati d'accordo su una cosa solo: l'importanza capitale di questa legge per il suo valore pratico e ancor più per quello simbolico.

E infatti esso è stato all'origine del primo referendum nella storia della Repubblica, il cui esito ha permesso di constatare l'avvenuta laicizzazione della società italiano, ha favorito significativi spostamenti degli equilibri politici ed ha probabilmente accelerato la riforma del diritto di famiglia. Nonostante queste attese, il solo fatto che tra gli anni '70 e gli anni '80 non siano stati pronunciati nel nostro paese più di 15.000 divorzi all'anno, e cioè do un quinto ad un decimo dei casi registrati in Francia, Germania o Gran Bretagna, sembra dimostrare che gli italiani hanno utilizzato con molto prudenza lo nuovo legge, né questo orientamento sembro essersi sostanzialmente modificato anche dopo lo riforma del 1987, che ha reso la procedura più semplice e ha attenuato lo severità dei criteri richiesti.

Al di la della storia politica e parlamentare della legge sul divorzio, che viene peraltro richiamata nel testo, questo volume si propone di fornire un bilancio completo della suo applicazione negli anni che sono seguiti alla sua introduzione nell'ordinamento. Attraverso un'elaborazione originale dei dati ufficiali, viene sviluppata un'analisi dettagliato dell'esperienza del divorzio: come si evolve la domando di divorzio nel tempo? Quali motivi vengono addotti? Quali differenze si manifestano nella propensione al divorzio a seconda del rito di celebrazione del matrimonio o della religione di residenza? Quali categorie sociali o gruppi d'età sono maggiormente rappresentati tra i divorziati? Quali generazioni di matrimonio conoscono la divorzialità più elevato? Perché, infine, i divorzi in Italia sono stati, e continuano ad essere, poco numerosi?

Oltre che rispondere o queste specifiche domande, il libro affronta nel suo insieme l'intera problematico applicativa del divorzio, utilizzando in modo innovativo per il nostro paese gli strumento dell'analisi demografica nel contesto di un approccio sociologico-giuridico.