L'annuale dell'Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, che con questo numero apre una nuova serie, è forse il solo in Italia ad occuparsi in un modo sistematico e continuativo degli studi e ricerche di cinema e storia, della loro evoluzione, dei loro sviluppi. Un'analoga attenzione è focalizzata anche su tutto ciò che concerne la televisione e il video, settori della comunicazione molto legati al nostro tempo e alla nostra storia, e non sempre sistematicamente sviscerati, soprattutto per quanto riguarda approcci di tipo teorico.

In questo volume la parte più consistente è rappresentata da quattro saggi di giovani studiosi italiani e stranieri, importanti anche per le nuove suggestioni metodologiche che propongono nell'approfondire tematiche di cinema e storia nel corso di un'attenta esplorazione di singoli film e di specifici aspetti dell'opera di importanti autori della cinematografia mondiale quali Lubitsch e Rossellini.

A proposito di Rossellini, a parte il grande rilievo del saggio di Enrique Seknadje, dedicato in questo numero alla trilogia della guerra (nel prossimo seguirà la trilogia della Resistenza) con un'analisi di assoluta profondità che fa emergere gli aspetti peculiari del realismo rosselliniano, è da sottolineare l'importante pubblicazione delle sceneggiature desunte di due cortometraggi di Rossellini del 1938 e 1939, inediti, dati per perduti o addirittura mai realizzati, e recentemente ritrovati in un fondo di documentari fortunosamente acquisiti dall'Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza. Segue quindi una sezione dedicata alla memoria di Paolo Gobetti, fondatore e direttore del Nuovo Spettatore, scomparso nel 1995, con un'ampia serie di scritti, suoi e dei suoi collaboratori e amici a documentarne aspetti significativi della sua attività. Completano il numero le consuete sezioni del Diario e della Cronaca Cinematografica.