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Governare la quotidianità.

Michela Morello

Governare la quotidianità.

Sindaci di Sicilia

Il volume è un lungo colloquio con i sindaci siciliani, che hanno raccontato problemi, soluzioni, successi e delusioni della loro attività. Viene così colta una contraddizione: se da un lato si consolidano modelli di governo debole, logiche di concertazione vecchie e nuove, dall’altro si legittima un’aspirazione decisionista a procedure snelle e soluzioni tangibili. I sindaci vogliono fare, e fare per lo più da soli, ma soffrono della loro solitudine.

Edizione a stampa

19,00

Pagine: 176

ISBN: 9788846489814

Edizione: 1a edizione 2007

Codice editore: 1561.70

Disponibilità: Buona

Nelle grandi come nelle piccole città, nelle piccole forse più che nelle grandi, l'elezione diretta del sindaco ha fornito all'opinione pubblica e al cittadino elettore un interlocutore altrettanto diretto, rendendo identificabile la relazione tra la cosiddetta domanda di città e l'offerta di città. La personalizzazione delle politiche - e cioè delle scelte - del governo locale, alimenta un meccanismo inflattivo di aspettative, spesso sovradimensionate, cui non sempre è possibile dare risposta. Come effetto perverso, il sindaco è sovraesposto, il cittadino spesso deluso. E se le politiche fanno un significativo passo avanti in termini di efficacia e visibilità, la politica arretra e perde colore.
Il volume prende le mosse dai colloqui dell'autrice con i sindaci siciliani, che le hanno raccontato i problemi, le soluzioni, i successi, le delusioni. Nelle interviste, di cui sono riportati ampi stralci, si coglie una contraddizione: da un lato si consolidano modelli di governo debole, logiche di concertazione vecchie e nuove; dall'altro si legittima un'aspirazione decisionista a procedure snelle, soluzioni tangibili. I sindaci vogliono fare, e fare per lo più da soli, ma soffrono della loro solitudine. La soluzione al dilemma del sindaco rappresenta un passaggio cruciale per il mantenimento degli standard, promessi ed attesi, di funzionamento del governo locale.
La posta in gioco è la fiducia residua del cittadino nella politica, vista come fonte imparziale e impersonale di servizi e benefici. Il cittadino può ancora sperare di non mettere il sogno del buon governo unicamente nelle mani del buon sindaco.

Michela Morello insegna Sociologia urbana e Sociologia delle relazioni etniche nell'Università di Palermo. Si occupa di strumenti e problemi di pianificazione urbanistica e governo locale. Per i nostri tipi ha pubblicato Organizzazione, piano e governo urbano. A partire da Palermo (2002).



Emanuele Sgroi, Prefazione
Introduzione
Governare il territorio, come?
(La posta in gioco; L'ingovernabilità come problema di governo; L'ottimismo del legislatore; Sindaci della prima e dell'ultima ora; Perché piccoli, perché siciliani)
Incalzati dal passato
(Gibellina; Palma di Montechiaro; Gela)
Divisi dal presente
(San Giuseppe Jato; Corleone; Terrasini; Piana degli Albanesi)
Aperti al futuro
(Cefalù; San Vito Lo Capo; Pantelleria)
Per una sociologia del governo urbano
(Il territorio matters, ma non solo; La governance urbana, se è tutto allora forse è niente; La lezione dei sindaci)
Appendice.

Contributi: Emanuele Sgroi

Collana: Sociologia del territorio

Argomenti: Sociologia dell'ambiente, del territorio e del turismo - Sociologia dei fenomeni politici

Livello: Studi, ricerche

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