La ricerca, che ha toccato circa mille donne fra lavoratrici autonome e dipendenti in diversi settori della cooperazione, indaga in particolare il rapporto fra l'occupazione femminile e le modifiche apportate dalle nuove tecnologie, l'intreccio fra lavoro professionale e familiare, la partecipazione delle donne agli organismi politico-sindacali e di direzione aziendali.

Ciò che emerge di diverso rispetto a stereotipi correnti è l'atteggiamento verso la tecnologia e l'orario di lavoro: interesse ad usare nuove macchine, propensione al cambiamento, desiderio di una più alta qualificazione professionale, disponibilità ad una nuova distribuzione dell'orario di lavoro. Una parte consistente dell'indagine e dei suoi risultati riguarda poi li rapporto con il movimento cooperativo colto nel suo divenire: dalle aspettative iniziali legate all'entrata in un'azienda ritenuta diversa, all'esperienza a volte critica che ne è seguita, alla partecipazione agli organismi sociali. In un quadro di sostanziale continuità nella tradizione, nel libro emergono aspetti innovativi di una donna che, sempre più tesa a divenire protagonista nel lavoro, sperimenta strategie e giochi d'equilibrio nella vita quotidiana.