È veramente quella di expat la categoria più adeguata a comprendere i processi di mobilitazione (sociale e geografica) dei giovani e delle giovani laureate italiane che in modo sempre più consistente emigrano all'estero? La sua accentuazione della dimensione di agency soggettiva non rischia forse di mettere in ombra il ruolo delle trasformazioni strutturali che da quasi tre decenni stanno attraversando il nostro paese? Sotto questa nuova luce, non sarebbe forse più opportuno affiancare alla rappresentazione della nuova mobilità giovanile quale espressione di libertà soggettiva (expat) anche quella di una mobilità-effetto (talvolta inconsapevole) di una riorganizzazione del modello di sviluppo socioeconomico e istituzionale del paese, che probabilmente non ha più realmente bisogno di loro se non all'interno di processi di integrazione fragile e precaria (expulsi)?
Sulla base di una ricerca realizzata nell'ambito di un Accordo di collaborazione tra le Università di Firenze, Pisa, Siena, per Stranieri di Siena e la Regione Toscana, il volume ricostruisce le premesse, analizza i flussi e descrive i modelli migratori dei laureati e delle laureate negli atenei toscani e le strategie da loro messe in atto per compiere un'esperienza di vita, di lavoro o di formazione all'estero.

Gabriele Tomei è professore associato di Sociologia generale presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università di Pisa. Svolge attività di ricerca sul rapporto tra processi migratori, ruolo delle comunità transnazionali e sviluppo. Da alcuni anni i suoi studi si sono rivolti all'analisi delle nuove emigrazioni qualificate e al funzionamento delle diaspore scientifiche.

Lorenzo Maraviglia è ricercatore statistico presso INVALSI. Svolge attività di ricerca sui temi della dispersione scolastica implicita ed esplicita, sull'integrazione degli studenti stranieri e sulle relazioni fra sistemi economici territoriali e offerta scolastica.

Sandra Burchi, attualmente ricercatrice presso Ires_Toscana. Ha svolto attività di ricerca e di docenza presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università di Pisa. I suoi interessi di ricerca riguardano principalmente le questioni di genere, il lavoro, la precarietà, la mobilità.