L'autore, in questo testo, elabora alcuni aspetti della psicoanalisi partendo da una particolare prospettiva: il processo della verità che fonda il luogo dell'esperienza. Il compito principale dell'analisi è creare la possibilità che il paziente non solo superi sintomi o nevrosi varie, ma arrivi soprattutto a scoprire l'immagine di Sé: avvicini il proprio pensare la verità al processo di realtà. In quest'ottica concetti come "spazio psichico", "relazione segnica", "relazione simbolica", "interpretazione" e "limite" entrano prepotentemente nello scenario della cornice teorica di riferimento e di conseguenza in quella tecnica, spingendo ad una revisione del modo di fare analisi.

Il transfert nella vecchia impostazione psicoanalitica veniva usato esclusivamente come realtà dell'analisi intesa come sguardo al rimosso, ai traumi, all'eliminazione della nevrosi o della psicosi, escludendo così il rimando alla verità segnica e alla verità simbolica. Il transfert rimandava al tempo passato come unico movimento di verità.

Oggi è sempre più evidente che il tempo non è tanto un elemento della dinamica del transfert-controtransfert, quanto l'elemento dell'esperienza dell'autodefinirsi del paziente: è il porsi stesso del frammento di verità; il tempo è la verità stessa del limite.

L'importanza della relazione segnica e simbolica - asse portante di tale prospettiva - risiede proprio nel fatto che il transfert non deve riportare solo alle figure del proprio passato ma allo stesso spazio mentale del paziente.

Il limite viene affrontato non solo come concetto, ma come nuova realtà che entra nello scenario psichico e relazionale tra verità interna ed esterna, in rapporto col Sé profondo dello stesso individuo nella ricerca del senso dell'esistere, del posizionarsi nella propria storia.

Paolo Follesa esercita come psicoanalista a Cagliari da oltre vent'anni. Dirige l'Istituto di Psicoanalisi di Cagliari ed è docente di tecnica psicoanalitica. È autore di numerosi testi sull'argomento tra cui: Transfert controtransfert (1981); L'uomo in divenire (1982); L'inconscio come modo di essere (1984); Modificazioni e adolescenza (1984); Personalità e classe socioeconomica (1984); Lo sviluppo psicologico del bambino (1984); Spazio mentale ed esperienza (1992).