Dove danzavano gli sciamani.

Vincenzo Bellia

Dove danzavano gli sciamani.

Il setting nei gruppi di danzamovimentoterapia

Edizione a stampa

33,00

Pagine: 272

ISBN: 9788846430595

Edizione: 3a ristampa 2015, 1a edizione 2001

Codice editore: 1250.41

Disponibilità: Esaurito

La danza, antica protagonista delle pratiche rituali di guarigione, fa ritorno sullo scenario della cura. Tuttavia, se di "ritorno" si può parlare, esso avviene su uno scenario profondamente mutato, pervaso da una cultura clinica di impronta scientifico-tecnologica.

All'interno della straordinaria fioritura delle terapie di gruppo verificatasi nel dopoguerra, la danzamovimentoterapia si è rivelata una risorsa clinica di grande efficacia, oggi sempre più diffusamente utilizzata nei programmi di istituzioni sanitarie, sociali, educative. Per collocarsi adeguatamente nella comunità professionale, la danzamovimentoterapia deve però confrontarsi con l'elaborazione epistemologica contemporanea, accettare la sfida della ricerca, esplicitare la propria teoria della prassi.

Questo volume si propone di dare un contributo in questa direzione. Con un approccio fondamentalmente pratico-descrittivo, in una cornice teorica di ampio respiro e di chiaro intento modellistico, vi si presentano i dispositivi operativi della danzamovimentoterapia espressivo-relazionale, un orientamento della disciplina che, facendo tesoro del proprio retroterra antropologico e psicodinamico, ha sviluppato nel nostro paese una vasta proiezione clinico-applicativa.

L'organizzazione della seduta di danzamovimentoterapia e una grande varietà di tecniche sono esaminate alla luce di nuovi originali modelli, presentati per la prima volta in modo organico e completo, in funzione dei diversi destinatari, dei differenti contesti dell'intervento, delle peculiari configurazioni del processo gruppale.

Il testo si rivolge a chi ha interesse per le arti terapie, per il campo psicologico-clinico, per il lavoro educativo, per la formazione sociale. Rappresenta inoltre un riferimento specifico per i danzamovimentoterapeuti e per gli studenti in formazione.

Vincenzo Bellia è gruppoanalista, danzamovimentoterapeuta (Dmt-Apid) e psichiatra. Attuale presidente dell'Association Européenne de Danse-Thérapie e vicepresidente dell'Associazione Professionale Italiana Danzamovimentoterapia, docente presso l'università Paris V "René Descartes" e presso la scuola di psicoterapia della Coirag, dirige programmi di formazione in danzamovimentoterapia a Roma e a Catania. Autore di numerosi scritti sulla clinica dei gruppi, tra i quali il volume Danzare le origini, elementi di danzamovimentoterapia espressiva (Roma 2000), ha già pubblicato per questa casa editrice Il volo dell'Airone (con R. Barone, 2000).


Girolamo Lo Verso, Prefazione
Lo scenario della cura
(Vincolo e cambiamento; Il setting e la cura: una prospettiva co-evolutiva; Il setting in danzamovimentoterapia; Setting e istituzione; Lo spazio della cura; Il tempo e i percorsi terapeutici; Il corpo inter-soggettivo)
Un campo espressivo-relazionale
(Tra setting e processo; Il diagramma del campo terapeutico; Il diagramma di campo come strumento operativo; Lo spazio ritualizzato del setting; Il tempo e la sua scansione; Il corpo e i suoi vincoli; Il diagramma e l'osservazione dei processi; Lo spazio transpersonale; Altri fenomeni transpersonali; La sfera individuale; Il gioco dei corpi nell'incontro interpersonale)
Arti della cura
(Un punto di vista infralinguistico; Oltre il movimento abituale; Il codice funzionale delle proposte del terapeuta; La scelta degli interventi e delle consegne; Creatività come gioco e come lavoro)
Il gruppo di danzamovimentoterapia
(Il gruppo come campo contransferale; Risonanza e rispecchiamento; Piccolo gruppo, large group, gruppo intermedio; La fondazione del gruppo; La conduzione; La fine del gruppo; Verso nuovi riti di passaggio) - Aprire la scena - (Preparare il corpo; L'unità del corpo e le sue parti; Verso la trance e l'immaginario simbolico; Tracciare un'area di relazione; Il riscaldamento semistrutturato; Lo stop; La catena coreografica; Il riscaldamento strutturato; Altre possibilità di apertura)
Danze del transpersonale
(Danze di pulsazione: Dissolvenze; Seguire le impronte; Il Gri-gri; Danze di trance estatica)
Il gioco interpersonale
(L'eco; Il coreogramma; Il dialogo motorio; Il filo della relazione; La danza immobile; Il dialogo con la maschera neutra; Giochi di invenzione coreografica)
Il tamburo magico: un richiamo all'immaginario
(Aspetti tecnici e psicodinamici; Nel caleidoscopio delle metamorfosi; Il sentiero dei totem; Le feu et le mot: della parola e dell'interpretazione in danzamovimentoterapia; Dalla discrepanza all'integrazione; Testo o pretesto?; Il fuoco e la parola; Il gruppo verbale)
La valutazione in danzamovimentoterapia
(Prospettive di valutazione e di ricerca; L'analisi della domanda; L'assessment clinico; L'analisi dei vincoli e delle risorse; La valutazione in itinere ed ex post; Una microesperienza; Valutare?)
Il setting nei gruppi clinici
(Gruppi con soggetti a elevata intensità di presa in carico; Gruppi di soggetti con significativa autonomia personale)
Prendere corpo nel gruppo. Danzamovimentoterapia e disturbi alimentari
(Il quadro teorico e metodologico; L'esperienza; Il percorso del gruppo; Il sé corporeo e la matrice interpersonale; L'identità transpersonale e il confine corporeo; Creatività personale ed espressione emozionale; Prime osservazioni empiriche)
Polis creativa: arti della convivenza. Prospettive di formazione sociale
(Per quale benessere (con il benestare della new age); Il corpo e le anime migranti; Il corpo del terapeuta; Il mondo della scuola; Il villaggio inquieto).

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