Cento anni di ricerche e di esperienze psicoanalitiche hanno prodotto una sterminata quantità di "sapere" sul funzionamento psichico dell'uomo, ma non sono ancora riuscite a spiegare perché la psicoanalisi, in quanto cura, è efficace.

L'autore partendo dalla semplice constatazione che qualsiasi esperienza terapeutica si svolge tra due persone - paziente e curante - propone di spostare l'attenzione sul funzionamento della relazione terapeutica.

Ecco che si apre una nuova prospettiva di ricerca, indirizzata verso gli elementi oggettivabili e generalizzabili dell'esperienza psicoanalitica, quelli che la rendono possibile e governabile: struttura, ruoli, setting. Grazie a questi, la sconfinata realtà rappresentata dall'incontro e dallo scambio tra gli universi soggettivi del paziente e del terapeuta può essere contenuta, trattata e finalizzata verso il riconoscimento e l'appropriazione di sé, precondizioni indispensabili per il ben-essere psichico e relazionale.

Attraverso un continuo intrecciarsi di esperienze cliniche e concettualizzazioni teoriche tratte dalla sua duplice veste di psichiatra "pubblico" e psicoanalista "privato", l'autore presenta un modello di intervento psicoanalitico applicabile in tutti i contesti dove persone con difficoltà emotive e relazionali si incontrano con gli operatori delle relazioni di aiuto.

Sergio Erba vive e lavora a Milano, dove si è laureato in medicina e specializzato in psichiatria. La sua formazione psicoanalitica si è svolta con P.F. Galei, T. Senise, E. Codignola, G. Benedetti, J. Cremerius. Dagli anni '60 sino all'85 ha lavorato per il servizio pubblico: nella Clinica psichiatrica dell'Università di Milano, nell'Ospedale Psichiatrico P. Pini e al Centro psicosociale di zona 13. Fondatore e direttore della rivista "Il Ruolo Terapeutico", è presidente dell'omonima associazione. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Pratica socioterapeutica nel manicomio (Gammalibri, 1978).