Difesa della patria e interesse nazionale nella scuola

Nell'animata discussione sull'identità nazionale che si è sviluppata in questi anni in Italia il ruolo della scuola è rimasto generalmente nell'ombra: non viene dedicata particolare attenzione al modo e all'efficacia con cui essa opera come agenzia di socializzazione in grado di alimentare tra i giovani la legittimità delle istituzioni e i valori di una comune appartenenza. Peraltro programmi e testi di storia e di educazione civica tradiscono una perdurante incertezza del progetto formativo della scuola italiana in questa direzione. Non sorprende, che i giovani del nostro paese risultino, rispetto ai loro coetanei degli altri paesi europei, quelli meno disposti a sottoporsi ai sacrifici che la difesa armata della patria comporta.Tali sono le principali conclusioni cui approda questa indagine, promossa dal CeMiSS e condotta dall'Istituto Cattaneo. Essa offre un quadro analitico della pluralità dei processi di socializzazione agli interessi nazionali che fanno capo alla scuola, sia di quelli espliciti, codificati dai programmi ministeriali e dai libri di testo, sia di quelli impliciti, dovuti all'azione educativa - sotterranea e ineliminabile - che la scuola come ogni istituzione svolge nella sua quotidianità, e che contribuisce a plasmare valori e visioni del mondo dei giovani e a orientare le loro condotte d'azione. Gli esiti problematici di questa pluralità di processi sono poi osservati sulla base dei risultati delle ricerche demoscopiche, che attestano quanto sia ridotta l'identificazione dei giovani in una comunità che pone e riconosce i propri confini significativi nella nazione.

Il Centro Militare di Studi Strategici (CeMiSS) è l'organismo che gestisce, nell'ambito e per conto del Ministero della Difesa, la ricerca su temi di carattere strategico. Fondato nel 1987 con Decreto del Ministro della Difesa, il CeMiSS svolge la propria opera avvalendosi di esperti civili e militari, italiani ed esteri.

L'Istituto di studi e ricerche Carlo Cattaneo, costituito nel marzo 1965 per iniziativa dell'Associazione di cultura e politica il Mulino, è una Fondazione di ricerca eretta in ente morale nel 1986. Scopo dell'Istituto è promuovere e condurre, per conto proprio o in associazione con altri, ricerche, studi e ogni altra attività culturale e formativa diretta all'approfondimento e alla divulgazione della conoscenza della società italiana contemporanea.

Roberto Cartocci insegna Metodologia delle scienze politiche presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Bologna

Arturo M.L. Parisi insegna Sociologia dei fenomeni politici presso la Facoltà di Scienze dell'educazione dell'Università di Bologna