Dalla libertà all'obbligo.

Arnaldo Cherubini, Italo Piva

Dalla libertà all'obbligo.

La previdenza sociale fra Giolitti e Mussolini

Edizione a stampa

44,00

Pagine: 512

ISBN: 9788846411501

Edizione: 1a edizione 1998

Codice editore: 1501.64

Disponibilità: Nulla

L'attuale e annoso dibattito sullo "Stato sociale" soffre di un difetto principe: l'ignoranza o, nel migliore dei casi, la trascuratezza della sua vicenda e così delle sue ragioni. In pochi altri settori come in questo, al contrario, conoscere l'esperienza del passato può escludere o ridurre numero e dimensione delle inconcludenze e degli errori nell'analisi e nella decisione di quelle riforme che si presentano inevitabili perché derivate dall'adeguamento necessario alle mutate condizioni economiche e politiche.

Mai fino ad oggi "seriamente" studiata, la storia della previdenza sociale per gli anni che vanno dal 1900 al 1944 - in cui la medesima nasce, si sviluppa, si arricchisce, e si deforma - risulta perciò determinante sia ad una piena comprensione dei relativi periodi, sia all'intelligenza dei nostri difficili problemi. Molte affermazioni critiche e indicazioni programmatiche ne verrebbero silenziate o illuminate. Per l'altro verso - valga ripetere - anche il giudizio sulla natura e sulle forme, gli intendimenti e le realizzazioni della cultura sociale nel ventennio che precede e in quello che segue la prima guerra mondiale sono destinate a trarne nuova linfa per una più adeguata interpretazione: che resterebbe, come spesso resta, monca e parziale fuori di questo capitolo.

Arnaldo Cherubini (Arezzo, 1920), ha retto la Cattedra di Medicina sociale e di Storia della medicina nell'Università di Siena. Ha pubblicato diversi volumi sulla storia delle istituzioni sanitarie e previdenziali, tra cui Dottrine e metodi assistenziali. Italia-Francia-Inghilterra (1959), Per una storia dell'assistenza pubblica in Italia, 1860-1900 (1964), Il problema sociale e il mutuo soccorso nella stampa senese.1860-1893 (1967), Storia della previdenza sociale in Italia.1860-1960 (1977), Medicina e lotte sociali 1900-1920 (1980), e, in questa stessa collana, Beneficenza e solidarietà. Assistenza pubblica e mutualismo operaio 1860-1900 (1991).

Italo Piva (Pavia, 1946), è direttore dell'Istituto di Scienze medico-legali e criminologiche dell'Università di Siena. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni di ordine storico, tra le più recenti si possono citare La tutela delle lavoratrici madri nel periodo 1923-1943 (in coll. con G. Maddalena), in Salute e classi lavoratrici in Italia dall'Unità al Fascismo (Milano, 1982), La situazione malarica nel grossetano negli anni 1840-44 (in coll. con A. Coluccia), in Campagne maremmane tra '800 e '900 (Società Storica Maremmana, 1983), Aspetti medico-sociali e medico-legali dell'alcoolismo nel periodo giolittiano (in coll. con A. Coluccia), in Atti del Convegno Sapere scientifico e questione sociale tra '800 e '900 (Istituto Provinciale per la Storia del movimento di liberazione del mantovano, 1985).



Arnaldo Cherubini , Il periodo giolittiano (1900-1913)
(L'assicurazione obbligatoria per gli infortuni sul lavoro nell'industria - Propositi e proposte per la tutela infortunistica nell'agricoltura - Una previdenza volontaria per l'invalidità e la vecchiaia? - Il dibattito sulle malattie professionali - Maternità e lavoro - Per una interpretazione storica)
Arnaldo Cherubini, Guerra e dopoguerra. Le realizzazioni previdenziali (1914-1922)
(Parte prima (1914-1917) - Parte seconda (1918-1922))
Arnaldo Cherubini, Italo Piva, Il ventennio fascista (1923-1943)
(Verso le "Grandi Riforme del Regime": gli Istituti nazionali per gli infortuni del lavoro e la previdenza di malattia - Dal libero mutualismo alle Casse nazionali di malattia - Ancora sulla protezione della maternità (e dell'infanzia) - La natura, i motivi e i simboli della tutela corporativa)
Italo Piva, Rilevazioni statistiche.

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