Il tema dello "Stato forte" rappresenta il motivo dominante del pensiero di Alfredo Rocco (1875-1935), figura di spicco della cultura e della politica italiana del Novecento, prima come giurista e ideologo nazionalista, poi come esponente tra i più autorevoli del governo mussoliniano. Attraverso una illuminante ricostruzione biografica questo saggio offre un contributo prezioso per conoscere il pensiero di Rocco e la sua concezione rigorosamente autoritaria dello Stato e dei rapporti tra potere pubblico e società civile. Nel contempo, la ricerca mette in luce lo stretto collegamento fra le idee politiche e le dottrine giuridico-economiche di Rocco, e i rapporti tra la sua opera multiforme e la sua attività legislativa come ministro della giustizia negli anni dal 1925 al 1932.

Questo complesso di legami ha le sue radici più significative già negli scritti nazionalisti di Rocco, dove - come spiega Arturo Colombo nella presentazione - vi è "un'esplicita anticipazione dei principi base che, un decennio più tardi, ritroveremo nella dottrina e nelle istituzioni corporative del regime fascista".

Rocco D'Alfonso , laureato in Scienze Politiche all'Università di Bologna e dottore di ricerca in Storia del pensiero politico e delle istituzioni politiche, collabora presso il Dipartimento di Studi politici e sociali dell'Università di Pavia. Ha pubblicato diversi saggi e interventi su temi e figure del nazionalismo come movimento ideologico autonomo e nei suoi rapporti col fascismo, apparsi su "Il Politico", "Nuova Antologia", "Il Risorgimento", "Scienza e politica".