Costituzionalismo, contrattualismo e diritto di resistenza nella rivolta dei Paesi Bassi (1559-1581)

Alberto Clerici

Costituzionalismo, contrattualismo e diritto di resistenza nella rivolta dei Paesi Bassi (1559-1581)

Edizione a stampa

30,50

Pagine: 256

ISBN: 9788846460103

Edizione: 1a edizione 2004

Codice editore: 303.11

Disponibilità: Nulla

Tra gli avvenimenti più drammatici e suggestivi della prima età moderna, la rivolta dei Paesi Bassi contro la monarchia spagnola si segnala come il primo esperimento rivoluzionario europeo nell'epoca degli "Stati moderni". Nel 1581 i rappresentanti delle province ribelli, riuniti nell'assemblea degli stati generali e guidati da Guglielmo d'Orange, deposero con atto solenne il loro legittimo "principe naturale", Filippo II di Asburgo. Il fatto che una piccola e remota regione del nostro continente, divisa dai particolarismi e senza un esercito permanente, fosse riuscita a tenere testa alla più grande potenza mondiale allora conosciuta, ha da sempre suscitato l'attenzione degli storici. Ma come si arrivò all'Atto di Abiura? Attraverso quali argomenti venne giustificata la resistenza armata contro il Re e i suoi ministri?

Dal discorso politico della rivolta, nelle accuse mosse al governo spagnolo appare centrale la tenace rivendicazione, ad opera prima dei nobili e successivamente del ceto mercantile emergente, degli antichi "privilegi" giuridici medievali, come garanzia di libertà e come tutela di interessi concreti, economici e politici.

L'analisi di una parte significativa della sterminata letteratura politica propagandistica, costituita per la maggior parte da libelli e documenti ufficiali, si pone l'obiettivo di trovare una "collocazione" alle teorie sulla legittimità della rivolta dei Paesi Bassi nell'alveo del pensiero politico monarcomaco dell'età delle "guerre di religione", per un verso erede di una lunga tradizione filosofica e giuridica precedente, e per altro verso tappa fondamentale del percorso evolutivo del "costituzionalismo moderno".

Alberto Clerici è dottore di ricerca in Storia delle dottrine politiche e Filosofia della politica. Collabora con la cattedra di Storia delle dottrine politiche della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Roma "La Sapienza".


La tradizione costituzionale dei Paesi Bassi
(Considerazioni preliminari; I privilegi; Le fondamenta giuridiche della dottrina del privilegio; Costituzionalismo e lotta politica nei Paesi Bassi borgognoni; I "contratti di signoria" nei Paesi Bassi; La Joyeuse Entrée del Brabante (1356); Il Gran Privilegio di Olanda e Zelanda (1477); Ancora sui privilegi e "contratti di signoria"; Costituzionalismo e lotta politica nei Paesi Bassi asburgici; Problemi di rivolta)
Dalla reggenza di Margherita di Parma alla rivolta di Olanda e Zelanda (1559-1572)
(La formazione del "Compromesso" (1559-1567); Il duca d'Alba, tiranno (1567-1573); Il mundo nuevo del duca d'Alba; La legittimazione della prima rivolta: la Declaration del principe d'Orange (1568), la Fidelle exhortation (1568), e la Description di Jacob van Wesembeeck (1569); Il Libellus supplex (1570))
Dalla rivolta di Olanda e Zelanda alla Pacificazione di Grand (1572-1576)
(L'iniziativa olando-zelandese; La Epistola de vera origine Superiorum motuum Belgicorum (1573); Gli stati come guardiani del giuramento di rispetto dell'ordine costituzionale: la Vriendelicke vermaninghe (1574); Il Discourse di Junius de Jonghe (1574))
Verso la deposizione del Re (1576-1581)
(Nord e Sud; Diritto naturale e diritto di resistenza: la Oratio di Philippe Marnix (1578); La "costituzione" delle Province Unite: l'unione di Utrecht (1579); La sovranità degli stati: il Brief discours sur la negotiation de la paix (1579); Costituzionalismo e sovranità popolare: gli Acta di Aggaeus van Albada (1580-1581); La ricerca della miglior forma di governo: Emanuel-Erneste: dialogue de deux personnages sur L'Estat du Pais Bas (1580); L'offerta di "signoria" a François de France, duca di Anjou: il trattato di Plessis-les-Tours (1580); Il Re e il Principe: bando e Apologie di Guglielmo d'Orange (1580-1581); Il tiranno è deposto: L'Atto di Abiura (1581))
Considerazioni conclusive
Appendice documentaria

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