Nel corso dell'ultimo decennio si è venuta costruendo un'intera nuova mappa di organi di governo locale. Comprensori. comunità montane, unità sanitario, distretti scolastici sono ormai realtà consolidate dell'apparato istituzionale. Tuttavia il processo di decentramento decisionale di cui tali organismi sono espressione presenta connotati per certi aspetti contradditori e richiede perciò una attenta riflessione sul significato complessivo che esso assume nell'attuale fase di sviluppo della società italiana. Da un lato infatti non vi ha dubbio che alla base di tale processo vi è stata la domanda di rinnovamento espressa negli ultimi anni '60, che ha costretto a una serie di concessioni - quali l'attuazione delle regioni - le forze politiche al potere. D'altro lato è giunto il momento di verificare se e in che misura la ristrutturazione istituzionale in corso risponde a quella domanda di rinnovamento o se essa non risponda per contro a una logica affatto diversa, che trova nella formale redistribuzione dei poteri un utile canale di acquisizione del consenso, strumento di contenimento e di controllo del conflitto sociale.

Il comprensorio rappresenta uno dei principali elementi del processo di ristrutturazione istituzionale. Non tanto perché In esso viene quasi unanimemente identificato Il nuovo livello di governo Intermedio tra regione e comune, quanto perché ad esso vengono generalmente affidate una serie di funzioni e di responsabilità che, per la loro costante connessione con l'uso e la trasformazione del territorio, sono strettamente correlate ad alcuni dei momenti di maggiore conflitto nell'attuale fase di sviluppo del paese.

Sul ruolo e il significato dell'istituzione dei comprensori il volume fornisce perciò una serie di valutazioni aperte che, a causa della stessa "problematicità" del tema risultano per certi aspetti contrastanti ma che, anche attraverso l'analisi di alcune significative esperienze in corso. tendono a cogliere la significazione complessiva del processo di ristrutturazione istituzionale in atto.

M. Balbo (Padova, 1946), che ha curato il volume, è ricercatore presso il Dipartimento di analisi economica e sociale del territorio dell'istituto universitario di architettura di Venezia. E' membro del comitato di redazione di "Archivio di studi urbani e regionali".