Come creare gruppi di lavoro efficaci ed efficienti

Maurizio Soverini

Come creare gruppi di lavoro efficaci ed efficienti

Un'esperienza di formazione per la Qualità Totale

Offre indicazioni concrete per affrontare e risolvere un problema-chiave in tutte le imprese: come far si che la formazione non diventi un rituale e come valutarne l'efficacia in termini di costi e ricavi.

Edizione a stampa

33,00

Pagine: 224

ISBN: 9788820496531

Edizione: 1a edizione 1996

Codice editore: 561.159

Disponibilità: Esaurito

Come possono essere affrontati e risolti i problemi di adattamento alle "turbolenze" ambientali che le aziende stanno affrontando?

Come è possibile trasformare un apprendimento individuale in apprendimento di gruppo e quindi in apprendimento organizzativo?

Come si possono creare gruppi che risolvano con efficacia ed efficienza i problemi organizzativi?

Qual è un'adeguata metodologia da utilizzare per risolvere al meglio i problemi?

Come è possibile trasformare la formazione da "rituale" a strumento di modificazione di un comportamento organizzativo?

Come si può valutare la formazione in termini di costi e ricavi?

Che cosa significano Qualità, Qualità Totale e Qualità del Lavoro?

Quali sono le differenze principali fra un servizio e un prodotto?

Infine, qual è il "filo rosso" che attraversa tutte queste domande?

Un tentativo di risposta è rappresentato dall'esperienza presentata in questo volume: un intervento formativo che, uscendo dagli schemi consueti dell'intervento d'aula, si è posto l'obiettivo di trasferire una metodologia di problem-solving ai gruppi coinvolti, al fine di fare apprendere l'utilizzo di strumenti idonei per affrontare con sicurezza le criticità che dovevano essere risolte. Questa metodologia è stata definita "strategia vigilante di problem-solving orientata all'azione".

Vi sono altre due ragioni che fanno di questo libro un'iniziativa originale:

1. è una trascrizione veritiera e dettagliata di un'esperienza reale. II materiale da cui è stata tratta la parte empirica è costituito dalla sbobinatura di oltre cento ore di registrazione delle riunioni condotte da tre gruppi di lavoro della Telecom Italia;

2. partendo dalla descrizione dell'esperienza offre, quindi, con un linguaggio pratico e immediato, indicazioni concrete su come affrontare e risolvere, con un approccio sistemico, problemi-chiave in tutte le imprese, piccole, medie e grandi, che riconoscono la centralità del cliente e della Qualità Totale nelle strategie aziendali.


Introduzione
Obiettivi e struttura dell'intervento formativo: le ipotesi da verificare
La Qualità in Telecom Italia
L'esperienza dei gruppi pilota
Indíviduazione del problema. Costituzione dei gruppi. Formulazione degli obiettivi
Costituzione dei gruppi
L'attività nei gruppi
Finalità del gruppo
Spiegazione della metodologia
Definizione del problema e formulazione degli obiettivi
Composizione dei gruppi pilota
I casi
Sintesi delle attività svolte dai gruppi pilota. (Fasi della strategia vigilante di problem-solving orientata all'azione: individuazione del problema - costituzione dei gruppi - formulazione degli obiettivi)
Gruppo pilota di Ravenna
Gruppo pilota di Reggio Emilia
Gruppo pilota di Rimini
Descrizione del processo reale
Sintesi delle attività svolte dai gruppi pilota. (Fase della strategia vigilante di problem-solving orientata all'azione: descrizione del processo reale) Gruppo pilota di Rimini
Determinazione del sistema di misura. Raccolta dei dati
L'attività nei gruppi
1. I casi
Sintesi delle attività svolte dai gruppi pilota. (Fasi della strategia vigilante di problem-solving orientata all'azione: determinazione del sistema di misura - raccolta dei dati)
Verifica intermedia della validità dei dati
I casi
Le "fughe in avanti"
Incomprensioni sul metodo
Il rischio, sempre presente, delle valutazioni basate sulla percezione individuale
Dati poco significativi
Ridefinizione degli obiettivi
Sintesi delle attività svolte dai gruppi pilota. (Fase della strategia vigilante di problem-solving orientata all'azione: verifica intermedia della validità dei dati)
Organizzazione ed analisi dei dati. identificazione delle cause radice
1. L' istogramma
Il diagramma di Pareto
La stratificazione
Le carte di controllo
Il diagramma di correlazione
Identificazione delle cause radice
Il brainstorming
Il diagramma causa-effetto
L'analisi matriciale
Potenziali errori nell'utilizzo delle tecniche proposte per l'identificazione delle cause radice
I casi
Il rischio che la ricerca delle cause si trasformi in una ricerca del "colpevole"
Percezioni soggettive e realtà: conferma delle valutazioni iniziali relative all'esistenza di un problema
Flessibilità dei confini del gruppo: necessità di ridefinire i suoi componenti in funzione di particolari cause riscontrate
Sintesi delle attività svolte dai gruppi pilota. (Fasi della strategia vigilante di problem-solving orientata all'azione: determinazione del sistema di misura - raccolta dei dati - verifica intermedia della validità dei dati - organizzazione ed analisi dei dati identificazione delle cause radice
1. Gruppo pilota di Ravenna
Gruppo pilota di Reggio Emilia
Gruppo pilota di Rimini
Formulazione delle soluzioni
L'attività nei gruppl
Sintesi delle attività svolte dai gruppi pilota. (Fase della strategia vigilante di problem-solving orientata all'azione: formulazione delle soluzioni)
Gruppo pilota di Ravenna
Gruppo pilota di Reggio Emilia
Gruppo pilota di Rimini
Scelta delle soluzioni
L'attività nei gruppi
1. I casi
Sintesi delle attività svolte dai gruppi pilota. (Fasi della strategia vigilante di problem-solving orientata all azione: formulazione delle soluzioni - scelta delle soluzioni)
Gruppo pilota di Ravenna
Gruppo pilota di Reggio Emilia
Gruppo pilota di Rimini
Sperimentazione
I casi
1. I Quality Drivers
Sintesi delle attività svolte dai gruppi pilota. (Fase della strategia vigilante di problem-solving orientata all'azione: sperimentazione)
Cruppo pilota di Ravenna
Gruppo pilota di Reggio Emilia
Gruppo pilota di Rimini
Verifica (della sperimentazione)
I casi
Difficoltà causate da un insufficiente coinvolgimento di un settore interessato dalla sperimentazione
Necessità d'introdurre ulteriori azioni di miglioramento
Sintesi delle attività svolte dai gruppi pilota. (Fasi della strategia vigilante di problem-solving orientata all'azione: sperimentazione - verifica)
Gruppo pilota di Ravenna
Gruppo pilota di Reggio Emilia
Gruppo pilota di Rimini
Implementazione definitiva
Celebrazione della qualità
La teorizzazione
L'emergere della tematica qualitativa nel contesto societario odierno
Evoluzione del concetto di qualità. Dalla qualità del prodotto alla Qualità Totale
Una problematica definitoria
La qualità nelle strategie di crescita del sistema d'impresa
La variabile qualità come integratore fra efficacia ed efficienza
Centralità del cliente nelle strategie aziendali
Il cliente
Un modello di Total Quality Management: lo European Quality Award (EQA)
Le imprese che offrono servizi
La specificità dei servizi. Necessità di una ridefmizione
Elementi comuni nei modelli organizzativi delle aziende "leader"
Un quadro intepretativo
La cultura, la risorsa umana e l'apprendimento organizzativo: tre variabili strategiche per il cambiamento. La qualità del lavoro
La nuova logica organizzativa
Dirigere tramite la cultura: l'apprendimento organizzativo
La Qualità Totale, la Risorsa Umana e la Qualità del Lavoro
Sull'utilizzo di una strategia vigilante di problem solving orientata all'azione
Caratteristiche basilari di un adeguato processo decisionale: un modello semplificato
Le fasi principali di una strategia vigilante di problem-solving
Vincoli che condizionano la corretta applicazione di una strategia vigilante di problem-solving
La strategia vigilante di problem-solving orientata all 'azione
La qualità delle decisioni
II facilitatore: un ruolo "a termine"


Contributi: Tito Conti

Collana: Formazione permanente