Questo volume è il primo studio dedicato a Charles Blount 1654-1693. la sua opera viene studiata nel contesto della cultura e della politica inglese del tardo Seicento, nel quale occupa un posto estremamente significativo, per quanto finora non studiato. Blount rivela una conoscenza vastissima di tutte le voci della cultura cinque e seicentesca più impegnate nella critica al cristianesimo e al concetto stesso di religione: egli accetta la teoria libertina della religione quale «impostura. e la porta fino alle conseguenze estreme. Il suo contributo più originale al dibattito sulla natura della religione è rappresentato dal ricorso al concetto di religione naturale, che utilizza al fine di proporre la "religione del laico" di chi cioè si autoesclude volontariamente dall'appartenenza ad una chiesa, rivendicando i diritti della ragione e rifiutando una tradizione religiosa negatrice di questi. l'opera di Blount si situa dunque agli inizi del deismo, le cui principali componenti sono in questo volume analizzate e riportate alla loro fondamentale matrice libertina ed anticlericale. Il volume studia inoltre il significato storico del deismo inglese nella cultura europea del Seicento e le sue fonti da Pomponazzi e Machiavelli a Spinoza, Hobbes ed Edward di Cherbury mettendone in evidenza lo stretto rapporto con una nuova concezione della vita culturale, politica e sociale.

Ugo Bonanate Torino 1939 è professore ordinario di storia della filosofia presso la Facoltà di Magistero dell'Università di Torino. Si è dedicato allo studio storico di problemi di filosofia della religione, occupandosi soprattutto del rapporti tra filosofia cristiana e cultura classica nei primi quattro secoli i primi cristiani e i filosofi greci, Milano 1971 e della nuova interpretazione del fatto religioso proposta nel Seicento inglese i puritani Torino 1975. Ha pubblicato inoltre Antropologia e religione, Torino, 1975.