Modello di scrittura della storia tra i più antichi, la biografia ha avuto una grande fortuna, soprattutto a partire dall'epoca moderna: ciononostante il giudizio circa il suo statuto di scientificità è stato tutt'altro che unanime. Nell'ambito della storiografia filosofica il genere biografico, che ha il suo modello antico nelle Vite di Diogene Laerzio, ha conosciuto una particolare fioritura nella Germania del secondo Ottocento, grazie alle opere di autori come Kuno Fischer, Rudolf Haym e Wilhelm Dilthey. Al contempo, però, considerata come semplice raccolta di dati non essenziali alla comprensione dei sistemi di pensiero, la biografia è stata misconosciuta in quanto "non filosofica" e priva di uno statuto "scientifico".

In tale contesto appare emblematico il caso di Dilthey, al cui atteggiamento verso questo specifico modello di scrittura è dedicato il presente studio. A partire dal Leben Schleiermachers (1867-1870), il suo primo grande lavoro biografico, fino alla celebre Jugendgeschichte Hegels (1905), l'indagine mira a ricostruire gli snodi decisivi della riflessione diltheyana, per mostrare il ruolo cruciale che la biografia occupa all'interno del grande progetto di fondazione delle "scienze dello spirito". Assunta fin dalla giovinezza come chiave di lettura universale della Geistesgeschichte , la biografia non cesserà mai di sollecitare la riflessione di Dilthey, in termini sempre più problematici: pur riconoscendo nella narrazione biografica il prodotto più avanzato e maturo del "compimento della modernità", egli giunge ad escludere la possibilità di una adeguata fondazione "scientifica" di questo genere letterario. Dalla lunga, complessa riflessione diltheyana emerge quale nodo teorico irrisolto il problema del rapporto fra l'individualità e il richiamo a leggi più generali dello sviluppo spirituale.

Francesca D'Alberto (Belluno 1974) si è laureata in Filosofia all'Università di Padova nel 2000 con una tesi su Nicola Abbagnano storico della filosofia, e ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca nel 2004. Attualmente è borsista presso il Dipartimento di Filosofia dell'Università di Padova.