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Bassa produttività perché la colpa non è dei lavoratori.

Fredmano Spairani

Bassa produttività perché la colpa non è dei lavoratori.

Una risorsa male utilizzata e fortemente penalizzata da uno Stato inefficiente

Non è riducendo il tempo occorrente per il pranzo e altri interventi marginali che si può recuperare la grande porzione di mancata produttività dei lavoratori. Il testo cerca di spiegare quanto reale sia il problema della poca produttività, mostrando come i lavoratori, i piccoli imprenditori e gli artigiani debbano essere difesi dalle colpe della politica.

Edizione a stampa

31,00

Pagine: 230

ISBN: 9788891707024

Edizione: 1a ristampa 2015, 2a edizione, nuova edizione 2014

Codice editore: 2001.91

Disponibilità: Limitata

Pagine: 230

ISBN: 9788856858143

Edizione:2a edizione, nuova edizione 2014

Codice editore: 2001.91

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book


Perché ho scritto questo libro
Il primo stimolo è scaturito da una serie di conferenze all'Università di Bergamo, dove il Rettore colse il nocciolo dei miei successi professionali nel lavoro di gruppo e nell'organizzazione partecipativa, invitandomi a trasferire in un libro il loro contenuto.
Il secondo stimolo è sorto dal conflitto tra la Fiom e la Fiat sull'organizzazione dello stabilimento di Pomigliano d'Arco.
Ho cercato di spiegare, in questo libro, quanto reale sia il problema della poca produttività, mostrando come i lavoratori, i piccoli imprenditori e gli artigiani debbano essere difesi dalle colpe della politica.
Il terzo, viene dal cuore: per avere, all'inizio della mia carriera fatto, come descritto nell'introduzione, otto anni alla Vittorio Necchi di Pavia come operaio e in seguito, grazie al mio diploma di tecnico, come caporeparto. In questo periodo ho potuto conoscere i pensieri degli operai, le loro preoccupazioni e soprattutto la loro onestà nel lavoro.
Il quarto è stato prodotto dall'attacco ai lavoratori e in questo caso agli operai in particolare, che sembra emergere dal continuo discutere di bassa produttività adducendo loro indirettamente la causa. Non è infatti riducendo il tempo occorrente per il pranzo e altri interventi marginali, che si può recuperare la grande porzione di mancata produttività (rendimento) dei lavoratori. Alcune personalità europee, per contro, li definiscono fra i più operosi mentre nessuno ignora le responsabilità politiche dovute alla cattiva gestione dello stato. Una gestione che penalizza, con una forte pressione fiscale, per finanziare a una spesa pubblica straripante, non solo i lavoratori ma anche artigiani e piccoli imprenditori.
Tutto questo ha fatto sì che scattasse la protesta che ho espresso in questo libro, che si propone di rendere giustizia. Infatti non sono i lavoratori, neppure quelli del pubblico impiego dove la mancanza del merito che privilegia pochi e penalizza molti non è certo a loro imputabile, ma alle raccomandazioni dei partiti e dei sindacati in perenne competizione tra loro: i primi per i voti, i secondi per le tessere di appartenenza.
Sul piano dell'organizzazione delle nostre aziende, il libro espone, con dati oggettivi, come alla Siai Marchetti, trent'anni fa, eliminando il cottimo e creando le isole tecnologiche autogestite, la produttività, in cinque anni, sia aumentata dal 62,9% all'87,4%. Un risultato che dimostra il ritardo culturale del nostro paese.

Fredmano Spairani inizia la sua carriera professionale alla Vittorio Necchi di Pavia. I suoi successi maggiori sono legati al progetto di costruzione di aerei ed elicotteri per l'Iran, alla riorganizzazione e al risanamento della Ducati, con la nascita della famosa Ducati 750 desmodromica, dalla Siai Marchetti, con la nascita dell'addestratore a reazione SM211, alla revisione e alla nuova elaborazione del programma per le ricerche aerospaziali (CIRA) alla riorganizzazione del RAI e dell'Enac. Ma ciò di cui va più orgoglioso è l'aver fatto crescere in Siai e nel RAI, con la sua filosofia organizzativa basata sul consenso e la partecipazione, un gruppo di nuovi dirigenti che hanno assunto poi posizioni di vertici in Enac e Augusta Westland. Come Presidente di ICCSAI (Center for Competitiveness Studies in the Aviation Industry) centro di ricerca italiano, emanazione operativa di docenti dell'Università degli Studi di Bergamo, coordinati dal Direttore Scientifico di ICCSAI, il Professor Stefano Paleari, Fredmano Spairani ha promosso un'intensa attività di ricerca in cooperazione con l'Università degli Studi di Bergamo in tema di trasporto aereo e competitività. ICCSAI con le sue ricerche ha dato un contributo significativo al poderoso sviluppo dell'Aeroporto Bergamasco. Il centro di ricerca italiano è inoltre stato premiato da ATRS (Air Transport Research Society) punto di riferimento per i centri di ricerca sul trasporto aereo di tutto il mondo) con l'onore di svolgere il Convegno Mondiale 2013 nel nostro Paese a Bergamo, sede di ICCSAI. In occasione dello stesso, sono stati ospitati oltre 300 operatori e studiosi per discutere i "temi caldi" del trasporto aereo; tra questi la sostenibilità economica delle compagnie aeree, e le relazioni tra le compagnie aeree tradizionali e low-cost. ha inoltre tenuto lezioni in tema di management e gestione d'impresa nei corsi di laurea in Ingegneria Gestionale e seminari nella Summer School in Finance dell'Università degli Studi di Bergamo.

Stefano Paleari, Prefazione
L'autore
Pubblicazioni dell'autore
Presentazione della seconda edizione
Introduzione
Ringraziamenti
Produttività: un problema sempre più attuale
(Produttività e organizzazione del lavoro; Cause della bassa produttività)
L'"organizzazione partecipativa"
(Il basamento strategico dell'"organizzazione partecipativa"; Lo stato della democrazia industriale negli anni Settanta; Apprendimento ed evoluzione organizzativa; Riflessioni sull'uomo nell'azienda e nella società)
L'esperienza alla Siai Marchetti
(Dall'Augusta alla Siai Marchetti; L'abolizione del cottimo e l'organizzazione alternativa; Esempi di struttura partecipativa in Siai)
La formazione culturale non neutrale
(I relatori e gli interventi formativi attivati in Siai Marchetti; Articolazione e sviluppo dell'attività di formazione; Struttura dell'intervento formativo; Il check-up organizzativo; Risultati emersi)
Gli investimenti sociali
(Presupposti e principi)
La progettazione e la costruzione dell'Addestratore Militare Basico SM211 a getto
(Il contesto organizzativo e il supporto formativo; Gestione integrata di nuovi progetti)
È esportabile questa esperienza?
(L'esperienza in Ducati; Il Registro Aeronautico Italiano; La ricerca aerospaziale; L'esperienza Enac e il ruolo devastante delle nomine politiche; Il mio contributo alla riorganizzazione dell'Aler)
Considerazioni conclusive
Appendice. Testimonianze di autorevoli studiosi e centri di ricerca sulle relazioni industriali del lavoro
(Livio Labor; Giovanni Mortironi; Elementi di sintesi dell'indagine ISRIL in Siai Marchetti).

Contributi: Stefano Paleari

Collana: Varie

Argomenti: Politica, società italiana

Livello: Saggi, scenari, interventi

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