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Antropologia e crimine

Anna Ziliotto

Antropologia e crimine

Un approccio socio-culturale alla questione criminale in Italia

Il volume vuole essere uno strumento di conoscenza sia dei metodi e dei concetti di base dell’antropologia culturale sia delle possibilità di applicazione che proprio un approccio di tipo antropologico sarebbe in grado di fornire alla comprensione dei comportamenti criminali. Esplorando le fasi attraverso cui si sviluppa il percorso giuridico-penale, questo libro riflette sull’utilità di una professione, quella dell’antropologo, che ha tutte le potenzialità per contribuire alla spiegazione del criminale e diventare una risorsa preziosa accanto alle altre discipline forensi.

Edizione a stampa

24,00

Pagine: 172

ISBN: 9788891790538

Edizione: 1a edizione 2020

Codice editore: 287.56

Disponibilità: Discreta

Pagine: 172

ISBN: 9788835101918

Edizione:1a edizione 2020

Codice editore: 287.56

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Può l'antropologia - culturale - occuparsi di crimine in Italia?
Quali competenze è in grado di offrire?
E, soprattutto, come può contribuire alla conoscenza delle condotte criminali senza rimanere impigliata negli squarci provocati da quella tormentata scuola di pensiero creata da Cesare Lombroso?
Sebbene cominci con una lettura storica dell'antropologia criminale ottocentesca, Antropologia e crimine vuole essere uno strumento di conoscenza sia dei metodi e dei concetti di base dell'antropologia culturale sia delle possibilità di applicazione che proprio un approccio di tipo antropologico sarebbe in grado di fornire alla comprensione dei comportamenti criminali.
Esplorando, infatti, le fasi attraverso le quali si sviluppa il percorso giuridico-penale (investigazione, processo, pena e riabilitazione), con un linguaggio semplice e accessibile questo libro vuole indurre a riflettere sull'utilità di una professione, quella dell'antropologo, che ha tutte le potenzialità per contribuire alla spiegazione del criminale e diventare una risorsa preziosa e indispensabile accanto alle altre discipline forensi.

Anna Ziliotto è antropologa culturale. Ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Scienze Antropologiche presso l'Università degli Studi di Torino e un perfezionamento in Criminologia e Psicopatologia forense all'Università degli Studi di Milano. Svolge attività di ricerca e consulenza nell'ambito dell'antropologia del crimine e del diritto, dell'antropologia del suicidio, dell'antropologia della morte e del lutto e delle scienze comportamentali.

Introduzione
Damnatio memoriae: Cesare Lombroso e la "sua" antropologia criminale
(1835, 1859 e 1871: tre date fondamentali; Cesare Lombroso: un antropologo figlio dei suoi tempi; I selvaggi di "casa nostra"; L'antropologia dei criminali; Il collezionismo scientifico; Dopo Lombroso)
Lineamenti di antropologia socio-culturale
(Il naturale e il culturale; Noi e gli Altri; I soggetti "oggetto" di indagine antropologica; Gli attrezzi metodologici; L'antropologia tra le altre scienze)
Fase investigativa: gli osservatori di persone
(Conoscere le persone: identificare; Conoscere i luoghi: situare; Conoscere i dati: in-formare; Verso una antropo-criminologia?)
L'antropologia nel processo
(L'imputato a processo; La "persona" tra diritto e cultura; Territorialità, identità, autenticità; Il crimine dalle modalità culturali; La "cultura" dell'imputato)
Tra colpevolezza e pericolosità: alcune riflessioni sulla riabilitazione sociale
(Essere pericoloso; Il pericolo tra male e malvagità; Le probabilità del rischio; Insicurezza e vulnerabilità)
Riflessioni conclusive
Bibliografia.

Collana: Criminologia

Argomenti: Criminologia

Livello: Studi, ricerche

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