La vicenda del cristianesimo progressista latinoamericano rappresenta uno degli aspetti più drammatici dell’incontro tra l’esperienza religiosa e l’impegno socio-politico, tra la contemplazione della civitas dei e la realizzazione della civitas hominum , tra la dimensione della trascendenza escatologica e quella della contingenza storica .

La teologia della liberazione , che di tale movimento ha costituito la riflessione più critica e sistematica, ha mobilitato un pensiero antagonista e rivoluzionario ai vari livelli del dibattito intellettuale, della pratica politica, della credenza religiosa e dell’esperienza quotidiana, orientando con nuovi apporti l’impegno al superamento ideale e materiale della disuguaglianza e dell’oppressione, a partire dalla rivelazione del lato laico della teologia, della sua intrinseca vocazione a comprendere e trasformare la storia: in sintesi, della sua sociologia.

Ricostruendo le prospettive e il contesto culturale ed intellettuale in cui la teologia della liberazione è andata maturando la propria “riflessione critica sulla storia alla luce della fede”, il testo approfondisce l’incontro che la teologia e la sociologia latinoamericana hanno sperimentato nel comune sforzo di analisi delle contraddizioni della modernità e di progettazione di una socialità alternativa.

Gabriele Tomei , dottore di ricerca in sociologia dello sviluppo, insegna «Cooperazione internazionale e decentrata» presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Pisa. Svolge attività di ricerca scientifica e professionale sulle comunità transnazionali, sui processi di sviluppo e sui nuovi modelli di programmazione, valutazione e governance delle politiche locali, sui nuovi soggetti della cooperazione internazionale. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Città, cittadinanza e welfare municipale (Baroni, 2000).