Questo volume esamina a livello sociologico le relazioni quotidiane con i media algoritmici, prendendo in considerazione sia la dimensione strutturale, sia quella relativa all'attore sociale. Nello specifico, attraverso una revisione critica di molteplici contributi teorici e l'analisi di due casi empirici riguardanti studenti universitari e professionisti sanitari, viene mostrato come i media algoritmici esercitino oggi un potere egemone. All'interno di questo potere, però, si evidenzia un rapporto dialettico, simbiotico e fluido tra struttura e agency, in cui le strutture attivate e riprodotte dai media algoritmici possono diventare spazi di azione e riflessione per gli utenti. Le conclusioni propongono che la sociologia stessa offra strumenti per facilitare una comprensione critica delle tecnologie e per lo sviluppo di attività che possano contrastare il potere egemonico delle piattaforme.

Riccardo Pronzato è assegnista di ricerca presso l'Università di Bologna. Ha conseguito con lode il dottorato di ricerca all'Università IULM di Milano ed è stato visiting fellow presso l'Università di Cambridge (Regno Unito) e la RMIT University di Melbourne (Australia). La sua ricerca si colloca principalmente nel campo della sociologia digitale e degli studi critici sugli algoritmi. Nello specifico, analizza come gli individui si relazionano con i media algoritmici, le asimmetrie di potere alla base della loro produzione e le implicazioni di questi sistemi in campi come la salute e la vita quotidiana. Su questi temi ha all'attivo numerose pubblicazioni internazionali su riviste come "Social Sciences & Medicine", "Convergence" e "Big Data & Society". Ha inoltre insegnato come docente a contratto presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore e il SAE Institute Milano.