Direzione: Ernesto U. Savona, professore di criminologia nell'Università Cattolica del S. Cuore di Milano. Già presidente della European Society of Criminology, dal 2003 dirige lo European Journal on Criminal Policy and Research edito da Springer. È direttore di TRANSCRIME (Joint Research Centre on Transnational Crime).
Board
Marcelo A. Aebi, professore di criminologia nell'Università di Losanna e Barcellona. È segretario della European Society of Criminology.
Francesco De Natale, professore di ingegneria delle telecomunicazioni nell'Università di Trento. È direttore del DISI (Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell'Informazione) nella stessa Università.
Martin Killias, professore di diritto, procedura penale e criminologia nell'Università di Zurigo. È stato presidente della European Society of Criminology.
Uberto Gatti, professore di criminologia Università di Genova.
I problemi della devianza e della criminalità hanno attraversato nel tempo diversi gruppi di scienze soft e hard: le scienze sociali, forensi, giuridiche e in ultimo quelle informatiche. Di volta in volta, seguendo la sua formazione, il singolo studioso ha percorso una o l'altra di queste strade, a seconda delle richieste del suo contesto professionale e sociale.
Negli ultimi tempi un indirizzo di ricerca fortemente connesso alle policy ha sviluppato il tema della scienza della criminalità o Crime Science come ambito nel quale integrare, in modo sistematico, l'apporto di queste conoscenze. La prospettiva era ed è quella di spiegare i contesti nei quali questi comportamenti si sviluppano al fine di ricercare gli strumenti per la loro riduzione. Più che sulla "propensione a delinquere" questo approccio si occupa di capire le opportunità che facilitano i comportamenti criminali per ricercare i rimedi adeguati a ridurne le loro conseguenze. Una spiegazione che si estende a tutti gli ambiti della criminalità, da quella individuale a quella organizzata ed economica. Si è innescato così un circuito virtuoso tra analisi, produzione di dati e indicazioni di policy e su questa piattaforma è cresciuta la legittimazione sociale dell'approccio scientifico ai problemi della criminalità.
L'Italia è rimasta a lungo esclusa dalla circolazione di queste idee. Una forte attenzione alla "propensione a delinquere" ha nei fatti trascurato come i comportamenti criminali siano anche il risultato di diverse opportunità. Come queste si trovino nei luoghi, negli oggetti, nelle stesse leggi che regolano la società e la sua economia. Questa disattenzione ha prodotto per lungo tempo politiche "centralizzate", indipendenti dalle diverse realtà sociali, ed apparati di dati incapaci di rappresentarle. Tutto questo sta cambiando e questa nuova Collana vuole essere un veicolo per accelerare questo cambiamento. Ospiterà tutti quegli strumenti per la formazione universitaria, che insieme a studi particolari e ricerche finalizzate alla soluzione di problemi, si distinguano per la qualità del metodo e per la innovatività dei contenuti.