Titolo Rivista STORIA URBANA
Autori/Curatori Barbara Scala
Anno di pubblicazione 2012 Fascicolo 2011/132
Lingua Italiano Numero pagine 31 P. 367-397 Dimensione file 7444 KB
DOI 10.3280/SU2011-132013
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L’annessione del Trentino all’Italia avvenne soltanto nel 1918. Questa lunga attesa di oltre cinquant’anni accrebbe in quella popolazione, per tradizione italiana ma politicamente ancora sotto il governo austriaco, un forte sentimento "italiano", che definì un clima politico e culturale molto vivace. Si sviluppò, soprattutto a Riva del Garda, un movimento politico e intellettuale, l’irredentismo, col quale una élite culturale rivendicava l’appartenenza della regione all’Italia. Da un lato si diffondevano le idee di patria, nazione, libertà, dall’altro, come reazione al conservatorismo austriaco, si diffondeva un’attenzione al progresso, all’innovazione tecnologica, all’inventiva. Lo spirito libero di Riva, luogo d’incontro tra due aree geografiche, (l’impero austriaco e il regno d’Italia), evitò alla città di divenire una terra periferica dell’immenso impero asburgico, grazie alla nascente «industria del forestiere» che la elesse capitale del turismo mitteleuropeo. Riva si adattò, così, alle esigenze di un turismo sempre più decisivo per le sorti economiche, senza però venir meno alla sua anima italiana. Il saggio delinea il significativo rinnovamento, politico, economico e urbanistico che, dagli anni cinquanta dell’800, un vivace mileu locale condusse per la promozione della klimathoterapie locale (cioè di una terapia sanitaria favorita da particolari condizioni climatiche del luogo), segnando il tessuto edilizio con singoli interventi o con operazioni di più ampio respiro volte.;
Keywords:Riva del Garda - Conservatorismo - Irredentismo - Trasformazioni urbane -
Barbara Scala, Irredentismo e processi di trasformazione urbana. Il caso di Riva del Garda (1853-1905) in "STORIA URBANA " 132/2011, pp 367-397, DOI: 10.3280/SU2011-132013