L’Europa della conoscenza

Matteo Gerli

L’Europa della conoscenza

Politica della ricerca e scienze sociali in prospettiva transnazionale

La possibilità di indagare l’esistenza di un nesso tra processo di costruzione europea e produzione scientifica rimane ancora disattesa, soprattutto nel contesto italiano. Il volume intende colmare questo vuoto attraverso un percorso di ricerca fondato su una “triangolazione” tra le prospettive sociologiche relative ai processi culturali e comunicativi, alla formazione e circolazione delle idee e della conoscenza e all’integrazione europea. Il libro si focalizza in particolare sulle scienze sociali, il cui ruolo emerge sia in relazione alla loro applicabilità, sia come riserva di significati e di artefatti empirici a supporto della costruzione di uno spazio pubblico europeo.

Printed Edition

33.00

Pages: 368

ISBN: 9788835120087

Edition: 1a edizione 2022

Publisher code: 1315.38

Availability: Discreta

Pages: 368

ISBN: 9788835140511

Edizione:1a edizione 2022

Publisher code: 1315.38

Can print: No

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Format: PDF con DRM for Digital Editions

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Pages: 368

ISBN: 9788835140757

Edizione:1a edizione 2022

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I programmi quadro europei rappresentano un'opportunità di rilevanza non trascurabile per la ricerca e l'innovazione e hanno mostrato la capacità di incidere sulle direzioni e sui processi di produzione e circolazione delle conoscenze scientifiche. Nonostante ciò, la possibilità di indagare l'esistenza di un nesso tra processo di costruzione europea e produzione scientifica rimane ancora largamente disattesa, soprattutto nel contesto italiano. Il volume si pone l'obiettivo di colmare questo vuoto attraverso un percorso di ricerca fondato su una "triangolazione" tra le prospettive sociologiche relative ai processi culturali e comunicativi, alla formazione e circolazione delle idee e della conoscenza e all'integrazione europea.
A partire da questo orizzonte generale, l'interesse specifico del libro verte su un ambito particolare di pratiche e saperi esperti, quello delle scienze sociali, il cui ruolo emerge sia in relazione alla loro applicabilità, sia come riserva di significati e di artefatti empirici a supporto della costruzione di uno spazio pubblico europeo. In questa prospettiva, la tesi di fondo che si sostiene nel testo è che gli scienziati sociali, attraverso la realizzazione di progetti di ricerca patrocinati dall'UE, vengano sollecitati a esercitare un ruolo latamente politico, agendo da potenziali catalizzatori di trasformazioni socioculturali su questioni transnazionali di interesse collettivo.
Tale dinamica avviene in un contesto fortemente pervaso da imperativi di natura politica, economica e sociale. Ciò, se da un lato induce a riflettere su una perdita di autonomia dell'universo accademico tradizionalmente inteso, dall'altro è indicativo di un processo di valorizzazione del portato civico-intellettuale delle scienze sociali.

Matteo Gerli
ha conseguito il dottorato di ricerca in Teorie e ricerche sulla politica presso L'Università degli Studi di Perugia. Collabora alle attività didattiche e scientifiche del Dipartimento di Scienze Umane e Sociali Internazionali dell'Università per Stranieri di Perugia e del Dipartimento delle Arti dell'Università di Bologna. I suoi interessi di ricerca intrecciano questioni teoriche ed empiriche relative alla sociologia della comunicazione e dei media e alla sociologia della scienza e della conoscenza. Ha pubblicato contributi in volumi e riviste scientifiche, tra cui "Studi Culturali", "Sociologia e Ricerca Sociale", "Comunicazione Politica", "Rivista Italiana di Politiche Pubbliche", "Journalism" ed "European Journal of Communication".

Introduzione
(Le scienze sociali come professioni nello spazio pubblico europeo; Spazio pubblico come campo sociale; Perché i progetti di ricerca europei come campo sociale? Ipotesi di ricerca; Struttura del libro)
L'impresa scientifica europea: radici storiche e sfide attuali
(La lunga marcia dell'impresa scientifica moderna; Quale (società della) conoscenza; La politica della ricerca tra innovazione tecno-scientifica, frattura culturale e partecipazione pubblica)
La politica europea della ricerca: attori, logiche e discorsi pubblici
(Idee, interessi e strategie come meccanismi generativi; Dalla multilevel governance all'ensemble of fields; Il concetto di campo sociale come strumento analitico; Genesi e sviluppo del campo organizzativo europeo della ricerca; La politica della ricerca come campo di delega; Convergenze e divergenze: retrospettiva sulla genesi di un programma quadro; Osservazioni di sintesi)
La conoscenza del mondo sociale nell'agenda europea della ricerca
(A proposito dei nessi tra conoscenza scientifica e policy-making; Il campo sociale dei progetti di ricerca europei: una prima definizione; Dal trans-boundary trade all'autonomia "verticale"; Diritto di ingresso e formalizzazione delle condizioni di appartenenza; La centralità della comunicazione rivolta a più pubblici; Le priorità tematiche per le scienze sociali; Il campo d'azione: cinque punti di vista sul processo di valutazione delle proposte progettuali; Osservazioni di sintesi)
Struttura e trasformazioni del campo dei progetti di ricerca europei delle SSH
(A proposito della natura "politica" delle fonti di dati dell'UE e del loro uso strategico; Il quadro analitico: obiettivi e tecniche di analisi; Capitale economico e geografia della progettazione europea; Un network transnazionale a geometria poco variabile; Intermediazione e circolazione della conoscenza; Investimenti intellettuali: il campo dei progetti di ricerca europei come campo simbolico-discorsivo; Osservazioni di sintesi; Appendice. Tabelle e figure)
Conclusioni: per una scienza sociale "anfibia" e transnazionale
Riferimenti bibliografici.

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