Una verifica di due aspetti dei comportamenti di risparmio e di investimento delle famiglie italiane:

* fino a che punto arriva la domanda d'innovazione delle famiglie: sono apprezzate nuove opportunità finanziarie, si tende a una maggiore diversificazione del portafoglio, si registra una più spinta dinamicità nelle diverse forme di collocazione del risparmio e una maggiore propensione al rischio di investimento

* quali sono le variabili che condizionano le scelte d'investimento: dal reddito all'età, dal titolo di studio alla cultura economica, dal possesso di beni immobili all'influenza di fenomeni esterni quali la crisi del sistema pensionistico.

L'attenzione alle componenti qualitative e motivazionali, non disgiunta dalla valutazione e considerazione delle determinate economiche e finanziarie di tipo oggettivo, ha consentito d'individuare il mix di fattori che condizionano attese e scelte di un soggetto economico complesso e maturo come la famiglia, e di disegnare un identikit completo e dettagliato che finora mancava.

Non è sufficiente celebrare le virtù delle famiglie in termini di propensione al risparmio (siamo i primi al mondo) e di sostegno attivo al funzionamento del paese, non servono solo le lodi ma le risposte concrete.

Gli operatori finanziari debbono rispondere a questa nuova domanda personalizzando l'offerta, aumentando le trasparenze, individuando un rapporto corretto da pari a pari con il risparmiatore investitore che si mantenga costante nel tempo, in modo da valorizzare il risparmio delle famiglie non solo in funzione di una maggiore e migliore tutela sul piano personale ma anche in relazione agli obiettivi di crescita e di sviluppo del nostro paese.