Religione e vita pubblica nell'Inghilterra del '700.

Guglielmo Sanna

Religione e vita pubblica nell'Inghilterra del '700.

Le avventure di Benjamin Hoadly

Se la proclamazione del Toleration Act da parte del parlamento inglese viene indicata come il clou dell’affermazione della libertà religiosa e della laicizzazione della sfera morale e della vita pubblica, uno studio più attento mostra come la transizione dalla Gloriosa Rivoluzione alla successione hannoveriana impresse alla società d’oltremanica una fisionomia più articolata di quella rappresentata nelle agiografie whig. A questa travagliata fase appartengono le avventure del vescovo Benjamin Hoadly…

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53,50

Pagine: 480

ISBN: 9788856847147

Edizione: 1a edizione 2012

Codice editore: 1573.403

Disponibilità: Limitata

Pagine: 480

ISBN: 9788856874754

Edizione:1a edizione 2012

Codice editore: 1573.403

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Informazioni sugli e-book

Il Toleration Act proclamato nel 1689 dal parlamento inglese viene esibito come il clou dell'affermazione della libertà religiosa e della laicizzazione della sfera morale e della vita pubblica. Ma a ben vedere le intricate fasi della transizione dalla Gloriosa Rivoluzione alla successione hannoveriana impressero alla società d'oltremanica una fisionomia più articolata di quanto fossero solite rappresentare le vecchie agiografie whig. A questa travagliata fase dell'esperienza britannica sei-settecentesca appartengono le avventure del vescovo Benjamin Hoadly e di un piccolo seguito di ecclesiastici anglicani (tra cui Arthur Ashley Sykes, Daniel Prat, Thomas Pyle, Samuel Bolde, Daniel Whitby, Gilbert Burnet junior, Thomas Herne) agguerriti sostenitori del suo messaggio latitudinario.
Le contrapposte ipoteche ideologiche sono state concordi nel restituircene un'immagine per molti versi distorta. In realtà, Hoadly non fu mai un antesignano del moderno pluralismo religioso come gli studiosi d'ispirazione liberale lo hanno spesso esibito. Egli non fu però neanche quel traditore dell'establishment ecclesiastico che la storiografia più conservatrice insiste ancora oggi a dipingere.
Il presule d'oltremanica auspicava la riconciliazione tra le principali denominazioni protestanti inglesi, mentre le sue opere, lungi dal poter essere etichettate univocamente, raccoglievano suggestioni provenienti da ambiti diversi, ed erano espressione di una sensibilità filantropica legata ai nuovi ideali pietistici del secolo dei Lumi.

Guglielmo Sanna è ricercatore di Storia moderna presso il Dipartimento di Scienze Politiche, Scienze della Comunicazione e Ingegneria dell'Informazione dell'Università degli Studi di Sassari. I suoi studi sono prevalentemente dedicati agli sviluppi della cultura politica e religiosa nella società inglese dei secoli XVII e XVIII. Ha pubblicato per i nostri tipi: Il Craftsman. Giornalismo e cultura politica nell'Inghilterra del Settecento (2006).



Introduzione
Avvertenza
Nella Chiesa nazionale al servizio della monarchia
(La passione civile; Croce dei tory, idolo dei whig; Per l'unità di tutti i protestanti inglesi; Sui limiti dell'obbedienza politica; Locke o Hooker?; Un onesto "spirito pubblico"; Libertà britanniche, libertà europee)
I fondamenti del verbo cristiano
(Con il rocchetto e la zimarra; L'eucarestia spiegata attraverso le Scritture; Alle prese con l'ingombrante ombra di Socino; Una fede ragionevole; "Ama il prossimo tuo"; Anglicani e dissidenti riuniti insieme alla cena del signore)
Tra i gorghi della controversia bangoriana
(A colpi di sermoni, di trattati e di articoli di giornali; "E Gesù disse: "Il mio regno non è di questo mondo""; Hoadly nell'occhio del ciclone; Bangor sotto assedio; L'autonomia della coscienza dei fedeli; Il partito bangoriano alla riscossa; Le impellenti responsabilità del clero; Gli echi francesi)
Una preziosa eredità contesa
(Il silenzio dell'episcopato; Re, vescovi e assemblee ecclesiastiche; Sulla natura del potere delle chiavi; "Questo bene supremo, la nostra molto eccellente Costituzione protestante")
Conclusioni
Fonti
Indice dei nomi.

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