Povertà diffuse e classi medie

A cura di: Pete Alcock, Remo Siza

Povertà diffuse e classi medie

La ricerca evidenzia come la povertà, seppure con intensità e durata differente, non riguardi soltanto individui e gruppi sociali marginali, ma si estenda, in modo crescente, ad altri gruppi sociali, che hanno condizioni di vita normalmente adeguate. La povertà non è il prodotto di processi di esclusione sociale irreversibili, ma è espressione di una instabilità delle relazioni sociali, di una precarietà che coinvolge il lavoro, le relazioni familiari e riguarda l’insufficienza degli attuali sistemi di welfare.

Edizione a stampa

20,00

Pagine: 192

ISBN: 9788856816907

Edizione: 1a edizione 2010

Codice editore: 1534.4.24

Disponibilità: Buona

La povertà è molto più diffusa rispetto al passato, seppure normalmente sia un'esperienza di breve periodo, e coinvolga gruppi sociali che tradizionalmente hanno goduto condizioni di stabilità e relativo benessere. Le ricerche presentate in questo numero monografico evidenziano che la povertà, seppure con intensità e durata differente, non riguarda soltanto individui e gruppi sociali marginali, ma si estende, in modo crescente, ad altri gruppi sociali, che hanno condizioni di vita normalmente adeguate: a classi medie impoverite, a persone che hanno un lavoro precario oppure un lavoro stabile seppure a basso reddito e che ricevono dai propri familiari e dalla rete parentale un aiuto inadeguato rispetto alle loro esigenze.
Le famiglie a basso reddito vivono l'esperienza "dell'elastico corto", in quanto il loro reddito, anche nella fasi di vita più favorevoli, non si posiziona molto al di sopra della soglia di povertà, il che le rende fragili rispetto a qualsiasi piccola diminuzione del reddito o qualche spesa imprevista.
La povertà a cui possono andare incontro molte famiglie non è il prodotto di processi di esclusione sociale irreversibili, ma è espressione di un più generale modo di vivere, di una instabilità delle relazioni sociali, di una precarietà che coinvolge il lavoro, le relazioni familiari e riguarda l'insufficienza degli attuali sistemi di welfare.



Pete Alcock, Remo Siza, Presentazione
Saggi
Pete Alcock, Stephen McKay, Una rivisitazione dell'analisi dinamica della povertà: dal metodo alla sostanza. Lo sviluppo della ricerca longitudinale nel Regno Unito
Remo Siza, Le povertà delle classi medie e dei "ceti popolari"
Ruth Lister, Dinamiche di povertà e agency
John Rigg, Tom Sefton, Dinamica del reddito e ciclo di vita
Stephen McKay, Harriet Clarke, Disabilità e tipologie familiari: note dal Regno Unito per la comprensione delle dinamiche familiari della povertà
Tess Ridge, Jane Millar, Madri single che lavorano: uno studio longitudinale
Katherine Hill, Le dinamiche del reddito nella terza età
Note di ricerca
Antonella Salvan, Eva Baldassari, Massimo Mirandola, L'Health Impact Assessment: uno strumento per migliorare la pianificazione di politiche di sviluppo e di promozione
Recensioni
Kucia Boccacin, Terzo settore e partnership sociali: buone pratiche di welfare sussidiario
Paola Di Nicola, Sandro Stanziani, Luigi Tronca, Reti di prossimità e capitale sociale in Italia
Pierpaolo Donati, Ri-conoscere la famiglia: quale valore aggiunto per la persona e la società?
Giuseppe Trevisi, La distribuzione del carico di cura. Un metodo per il lavoro sociale.

Contributi: Harriet Clarke, Katherine Hill, Ruth Lister, Stephen McKay, Jane Millar, Tess Ridge, John Rigg, Tom Sefton

Collana: Sociologia, cambiamento e politica sociale

Argomenti: Sociologia dei fenomeni politici - Sociologia economica, del lavoro e delle organizzazioni

Livello: Studi, ricerche

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