Nel Ducato di Parma, dalla Restaurazione alla vigilia del 1848, resiste e si consolida nel tempo un mito: quello del buon governo di Maria Luigia d'Austria, che con scelte illuminate e singolare equilibrio avrebbe reso il piccolo Stato padano modello di saggia amministrazione, di legislazione moderna e rispettosa di ogni libertà civile, e di complessiva mitezza nei riguardi del crescere delle aspirazioni liberali e nazionali.

(La dinastia borbonica avrebbe al contrario rappresentato un brusco passaggio ad una fase di rigore poliziesco e di decadenza).

Per una verifica di tali conclusioni è opportuno allargare la ricerca ad alcuni aspetti della quotidianità, delle condizioni di vita nel Ducato, come base di confronto con la realtà di altri stati preunitari.

I saggi qui raccolti sono dedicati ad alcune istituzioni e vogliono contribuire allo studio dei meriti e dei limiti di una classe dirigente e di una burocrazia regolate da leggi giudicate buone, ma non sempre all'altezza di compiti pesanti, in una situazione sociale e politica non priva di difficoltà.