Ognuno sta solo? L'io è l'altro: altruismo e aspettativa d'identità

Giovanni Belluardo

Ognuno sta solo? L'io è l'altro: altruismo e aspettativa d'identità

Edizione a stampa

21,00

Pagine: 176

ISBN: 9788846481085

Edizione: 1a ristampa 2008, 1a edizione 2006

Codice editore: 1240.286

Disponibilità: Buona

L'io e l'altro sono come la figura e lo sfondo: non possiamo definire la relazione del soggetto con se stesso senza considerare la sua relazione con l'altro. È in questa ottica che vengono studiate alcune particolari dimensioni delle relazioni altruistiche.
Nel presente lavoro, l'altruismo non è visto come evento occasionale o come fenomeno di crisi che consente a ciascuno di diventare di tanto in tanto un "buon samaritano"; lo si considera invece come una struttura permanente, una struttura affettiva e conoscitiva dei rapporti umani.
Il testo presenta un'indagine condotta su un campione di circa 800 soggetti. Il fenomeno "altruismo" che emerge dalla ricerca non appare strettamente correlato con l'età, il genere, i livelli di istruzione, la professione degli intervistati. L'azione altruistica per essere tale deve essere "disinteressata", deve svilupparsi all'interno di relazioni senza storia, senza memoria, senza aspettative di reciprocità. Prende senso in condizioni di libertà, in condizioni di "fuga facile", e non si coniuga né con i valori né con i vincoli di sangue, ma con la vicinanza empatica.
Secondo gli intervistati, dopo il gesto altruistico si sviluppa nelle parti un processo emozionale complesso in cui, accanto alla condivisione, emergono sensazioni di disagio; si avverte, quindi, l'esigenza di mettere tra sé e l'altro una distanza emotiva. La dinamica dell'altruismo ripropone il problema della vicinanza e della solitudine.
In questo contesto l'aspettativa d'identità è anello di congiunzione, fra il sé cognitivo e il sé emotivo, fra l'io e l'altro. Nell'ottica della produttività e del controllo non aggiunge nulla; sembra appartenere alle cose inutili, poiché, come uno specchio, può soltanto riflettere l'immagine.
Ma senza l'aspettativa d'identità rischiamo di vivere in un mondo in cui nessuno si accorge di nessuno perché nessuno si accorge di se stesso.

Giovanni Belluardo insegna Psicologia Sociale presso la Facoltà di Scienze Politiche di Catania. In questa collana ha pubblicato, nel 1976, Contadini in Sicilia. Problemi psicosociologici del sottosviluppo nell'area iblea e, nel 1992, L'insegnante, l'alunno e lo specchio. Relazioni di aiuto e sopravvivenza psicologica. Nel 2003 ha pubblicato Identità a confronto: il processo di supervisione, in Aa.Vv., Servizio sociale e tirocinio. Percorsi di qualità (Bonanno, Catania).



Santo Di Nuovo, Prefazione
Introduzione
Trovare la rotta
(La questione terminologica; La definizione; Modalità interattive; Uno stesso ordine logico e diversi livelli di astrazione; Perché le persone aiutano)
Krebs: nella mente o nel cuore?
(Krebs e l'empatia; L'esperimento del 1975; Edonismo altruistico)
Daniel Batson: l'altruismo e l'egoismo nel cuore dell'uomo
(L'imbroglio dell'altruismo; Le motivazioni che danno identità al comportamento; Fuga dall'altruismo; Cuore e mente; Fuga facile e fuga difficile; Un sentimento per l'altruismo e un sentimento per l'egoismo; Nell'abisso che separa altruismo ed egoismo; La definizione della relazione: un ponte; Un fiore fragile)
Un modello sistemico
(Un modello di sistema diadico; Il livello esplicito e verbale)
La ricerca - Aspetti metodologici
(Campionamento; Modalità d'indagine; L'intervista)
Un'azione altruistica
(Destinatari dell'aiuto; Tipologie di aiuto; Frequenza dell'aiuto; Stato d'animo degli investimenti)
Le motivazioni
(Azione e modello; Età; Genere; Livelli d'istruzione; Professioni)
Le emozioni
(Dal punto di vista di chi aiuta; Dal punto di vista di chi è aiutato; Età, genere, livelli d'istruzione, professione e percezione delle emozioni)
Conclusioni
(Una condizione inquietante; Differenze di età, genere, livelli di istruzione, professione; Figura e sfondo; Il contatto con gli altri e il contatto con se stessi; Il sé cognitivo e il sé affettivo; L'aspettativa d'identità: uno specchio del sé affettivo; La definizione della relazione; La relazione parallela, ossia una meta-relazione; Verso una ridefinizione delle relazioni di aiuto; La chiave dell'arco di volta; "Io è un altro"; Il punto di congiunzione; L'attaccamento a sé come punto di appoggio; Aspettativa d'identità e attivazione emotiva di vicinanza; L'aspettativa d'identità nell'approccio clinico; L'educazione alla gratuità)
Riferimenti bibliografici.

Contributi: Santo Di Nuovo

Collana: Serie di psicologia

Argomenti: Psicologia sociale, di comunità, politica, ambientale, dell'emergenza, del turismo

Livello: Studi, ricerche - Saggi, scenari, interventi

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