Margini regionali: la regione che vogliamo

A cura di: William Brunelli

Margini regionali: la regione che vogliamo

Note metodologiche e riflessioni sulla revisione del piano territoriale regionale dell'Emilia-Romagna

Edizione a stampa

42,00

Pagine: 252

ISBN: 9788846408754

Edizione: 1a edizione 1998

Codice editore: 1862.48

Disponibilità: Limitata

La Regione Emilia Romagna ha in corso di revisione il vigente Piano Territoriale Regionale, uno strumento di programmazione-pianificazione territoriale da tempo previsto dal nostro ordinamento, che ha però visto crescere la sua importanza solo con la delega alle Regioni dei poteri in tema di governo del territorio.

La pianificazione regionale, in tutti i paesi occidentali è forse il livello più importante di pianificazione, e certamente assumerà maggior rilievo nella prospettiva europea, quando sarà improprio parlare di competizione economica tra stati membri, ma occorrerà attrezzarsi per una cooperazione-competizione tra regioni e tra i loro punti di eccellenza, le metropoli regionali. Occorrerà quindi saper leggere con attenzione le modifiche culturali, sociali ed economiche, per dotare le nostre regioni di strumenti di governo delle modificazioni territoriali di area regionale congruenti con mercati sempre più globalizzati.

Partendo dalla convinzione che la globalizzazione dell'economia stia trascinando con sé quella della cultura, instaurando un processo di omogeneizzazione che rischia di annullare le specificità locali, gli autori di questo volume ritengono che non siano più sufficienti i contributi, ancora troppo isolati, di studiosi, economisti, sociologi, urbanisti e uomini del pensiero. Occorre un tentativo di porre a "sistema" i materiali e le idee, occorre stimolare le istituzioni, in questo caso le Regioni, per un confronto sulla necessità di far convivere globale e locale, di far convivere, come nel caso bolognese, la città delle torri con quella dei "bits".

Sulla base di queste considerazioni l'Unione Regionale Piccole e Medie Industrie dell'Emilia Romagna, ha inteso cogliere l'occasione del rinnovo del PTR, per proporre anche provocatoriamente un momento di riflessione, anche metodologico, sulle forme ed i caratteri della programmazione-pianificazione territoriale. La compressione spazio temporale, lo "sprawl urbano", i processi di gentrificazione, le fasi ed i caratteri di area vasta, quale sostenibilità dello sviluppo, sono alcuni degli argomenti affrontati nel volume.

William Brunelli, architetto, responsabile dell'Ufficio Urbanistica della Associazione Piccole e Medie Industrie della Provincia di Bologna, membro del Comitato consultivo provinciale per l'approvazione degli strumenti urbanistici. Responsabile del Gruppo di lavoro "Nodo ferroviario e aree connesse" della Consulta economica metropolitana della Provincia di Bologna.

Parte I. Una ricerca sui margini
Cultura per il territorio e la città: mutazioni in atto
(Il territorio e la città dopo e oltre il moderno; Il territorio e la città: piano e progetto verso l'accumulazione flessibile; Territorio formato, città matura: sviluppo senza crescita; Il territorio e la compressione spazio-temporale; Sensi e forme del territorio costruito)
Economia sul territorio e nella città: rivoluzioni in atto
(Materiali di analisi; Il capitalismo italiano: un caso a sé stante; Lineamenti di geografia per l'industria; Si modificano i principi di riferimento)
La Regione e la virtualità
(Territorio e telelavoro; I nomadi elettronici; Territorio, virtualità e piccole e medie imprese; La metropoli dell'infobahn)
Forme e sensi della Regione
(La Regione come porzione complessa della realtà territoriale; La Regione politico amministrativa; Verso la Regione autopoietica; Spazi regionali, città compatta, aree metropolitane)
Costruire il paesaggio regionale
(Quale paesaggio?; Dal concetto di capacità portante a quello di sostenibilità sino alla autosostenibilità) - Elementi di pianificazione regionale
(La valutazione nei processi di piano; Le Regioni - il governo dei sistemi complessi e la ricentralizzazione frattale; G-lo-cale; La qualità della pianificazione: strategica, strutturale, normativa, operativa)
Le politiche regionali sul territorio in Emilia Romagna
(Il primo Piano di Sviluppo Economico e Territoriale; La fase preliminare al primo Ptr; Tra approccio territoriale operativo ed economico strategico)
Lo sviluppo regionale sostenibile e le periferie delle periferie
(Dissolvere il Piano Territoriale Paesistico Regionale (Ptpr) nella componente ambientale del Piano Territoriale Regionale; La città regione per la competizione, il contenimento degli sprechi ambientali e la qualità morfologico territoriale)
Emilia Romagna Regione d'Europa verso un nuovo Piano Territoriale Regionale
(Pianificazione strategica e/o operativa; Le infrastrutture; Lo sprawl urbano; La matrice ambientale ed il Piano Territoriale Paesistico Regionale; Locale-globale - Progettare l'eccellenza, un esempio: l'alta velocità; La "costruzione" del carattere metropolitano della metropoli regionale)
Parte II. Confronto sui margini per la Regione che vogliamo
Paolo Guidicini, I sociologi e il Piano
Achille Ardigò, Attenzione alle specificità locali
Silvano Bertini, Imprese e territorio nella competizione globale
Mario Panizza, Breve storia geomorfologica della Regione Emilia Romagna
Pierluigi Cervellati, Breve storia della forma urbis dell'Emilia Romagna
Alessandro Chiusoli, Breve storia del Paesaggio Emiliano Romagnolo
Roberto Camagni, Le sfide per l'Europa delle città: globalizzazione, coesione e sviluppo sostenibile
Roberto Gambino, Lo sviluppo regionale sostenibile.

Contributi: Achille Ardigò, Silvano Bertini, Roberto P. Camagni, Pier Luigi Cervellati, Alessandro Chiusoli, Roberto Gambino, Paolo Guidicini, Mario Panizza

Collana: Urbanistica

Argomenti: Economie locali, economia regionale

Livello: Studi, ricerche

Potrebbero interessarti anche