Le contrade e la città.

Stefano D'Amico

Le contrade e la città.

Sistema produttivo e spazio urbano a Milano fra Cinque e Seicento

Edizione a stampa

29,50

Pagine: 224

ISBN: 9788820486938

Edizione: 1a edizione 1994

Codice editore: 1573.185

Disponibilità: Fuori catalogo

Mentre numerosi e ben noti sono gli studi sull'agricoltura e l'economia lombarda in età spagnola, mancava una ricerca dedicata alla città di Milano, che ne mettesse in luce il peso e le vicende entro il quadro regionale.

Nel libro si è cercato di colmare la lacuna studiando della città: popolazione e risorse, ruolo produttivo e struttura socio-professionale.

Al centro della ricostruzione sta il tema della contrada e del piccolo quartiere come spazi di vicinato in cui le reti di famiglia e di parentela si intrecciano con quelle di collaborazione economica e professionale, di commercio e di scambio.

Si scoprono così una serie di animatissimi microcosmi, spesso altamente specializzati: contrade del centro fitte di "lavoreri" tessili, e dominate dai fondaci dei mercanti; tintorie e concerie concentrate lungo i navigli; casamenti periferici lungo le strade per la campagna in cui si affolla un sottoproletariato di recente formazione.

Le vicende della società urbana e del "ceto medio" produttivo sono seguite lungo un arco temporale che va dalla metà del '500 agli inizi del '600.

• Tavola delle abbreviazioni
• Nota su monete e unità di misura
• Introduzione
• Parrocchie e stati d'anime
* La rete parrocchiale
* Gli stati d'anime e il loro uso nella ricerca

• L'organizzazione dello spazio urbano
* Le contrade e la città
* Topografia socio-economica
* Il centro politico e commerciale
* Le contrade delle arti
* Gli insediamenti patrizi
* Il castello e porta Comasina
* I poli tessili
* I navigli e le aree periferiche
* La zona residenziale esterna
* Case e densità abitativa
* Strutture abitative e strategie d'insediamento
* Mercato immobiliare e mobilità della popolazione

• Popolazione e strutture familiari
* La popolazione milanese nel 1610
* L'evoluzione demografica fra 1570 e 1650
* Le strutture familiari nel 1610
* Le dimensioni della famiglia
* Le variazioni diacroniche: 1576-1633

• La stratificazione socio-professionale
* Problemi di classificazione
* L'evoluzione del panorama socio-professionale fra '500 e '600

• Al vertice della società urbana: composizione e insediamenti del patriziato
* Un'uniformità apparente: nobili e "signori"
* Comportamenti abitativi
* Famiglia e servitù

• Le manifatture cittadine
* Il settore tessile: le difficoltà di fine '500



* Il ceto mercantile
* I Montignana
* Mercanti e notai
* Procuratori e notai
* Strutture familiari e strategie di insediamento
* Maestri e botteghe
* Una gerarchia delle arti tessili: tintori e filatori
* Gli artigiani meno qualificati: tessitori e veluteri
* I tessitori di lino: i Fontana e i Tosini
* Una corporazione chiusa: i "confettori di corame"
* L'iter corporativo: garzoni e lavoranti

• Un serbatoio di manodopera: la povertà urbana
* I poveri urbani
* I domestici
* I "malosari da servitori"
* Gli operai tessili
* Il lavoro femminile
* Piccoli ufficiali e soldati
* La peste del 1576
* L'economia familiare
* Vedove e donne sole
* Domesticità femminile e prostituzione
* Il Famiglie e convivenza
* Strategie di insediamento e rapporto di vicinato
* Povertà strutturale o povertà endemica ?

• Considerazioni conclusive

• Tabelle

• Appendice

• Bibliografia

• Indice dei nomi



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