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Le armi inabilitanti non-letali

Jan Alhadeff

Le armi inabilitanti non-letali

Edizione a stampa

23,00

Pagine: 176

ISBN: 9788846415561

Edizione: 1a edizione 1999

Codice editore: 1136.42

Disponibilità: Nulla

Finita l'era del rigido, ma sotto molti aspetti rassicurante, equilibrio del terrore, lo scenario internazionale contemporaneo è caratterizzato da una fase di grande fluidità, nella quale accanto al risorgere di fattori critici legati al passato, quali i conflitti etnici, religiosi e nazionalismi, sono sorti nuovi problemi.

Il proliferare di attori non-statali, la globalizzazione del mercato delle armi, la tendenza ad intervenire sempre più nei conflitti interni o nelle catastrofi umanitarie o ecologiche di altri stati, rendono il sistema di sicurezza internazionale estremamente complesso. In questo contesto viene richiesto alle forze armate di assumere ruoli inconsueti rispetto al passato. Accanto alle operazioni di polizia, di protezione civile o di assistenza umanitaria si prefigura sempre più la necessità di una collaborazione sul piano interno fra forze di polizia e forze armate, ad esempio nella lotta contro il terrorismo e contro la criminalità organizzata o nel controllo dei flussi migratori. Incapaci di agire con la necessaria flessibilità e precisione in contesti densamente popolati dove il rischio di ferire o uccidere civili innocenti è elevato e frenati da regole di ingaggio estremamente restrittive, i comandanti militari e le loro truppe rischiano di trovarsi bloccati in una frustrante immobilità. Si pone quindi il problema di prendere il controllo su un segmento della scala dell'escalation prima inaccessibile, riempiendo così il pericoloso gap esistente fra l'inazione e l'uso della forza armata.

Le armi inabilitanti non-letali nascono proprio con lo scopo di colmare questo vuoto, dando ai decisori politici, ai diplomatici ed ai comandanti militari nuovi e più efficaci mezzi di intervento.

Jan Alhadeff , esperto in strategia e tecnologia militare, è stato ricercatore al Centro Militare di Studi Strategici di Roma (1996-1997), membro dell'osservatorio Tecnologia e Industria per la Difesa. Autore di numerosi articoli su temi relativi al complesso rapporto fra tecnologia e "arte della guerra".



Il concetto di arma inabilitante non-letale
(Un approccio semantico al problema della non-letalità; Definizione del concetto di arma inabilitante non-letale; Le capacità inabilitanti non-letali; Classificazioni e tipologia)
Nuovi strumenti per il mutato scenario internazionale
(Le Operazioni diverse dalla guerra (Odg); Tassonomia delle Odg; Dimensioni descrittive delle Odg; Analisi di un caso concreto; La missione United Shield; Scenari ipotetici di impiego delle armi inabilitanti non-letali nel contesto delle Odg; Problemi e prospettive)
Elementi per lo sviluppo di una policy
(Criteri di valutazione per nuove tecnologie belliche; Situazioni micro-tattiche e spunti per una valutazione; Il caso americano; Il ritardo italiano)
Verso una rottura polemologica? Armi inabilitanti non-letali e Rivoluzione negli affari militari (Rma)
(Dalla Rivoluzione tecnico-militare alla Rivoluzione negli affari militari; L'attuale Rivoluzione negli affari militari; I rischi dell'alta tecnologia; Verso guerre meno cruente?)
Appendici
(Schede tecniche delle principali armi inabilitanti non-letali; Direttiva del Dipartimento di Difesa Americano, "Policy on Non-Lethal Weapons", n. 3000.3 del 9 luglio 1996; Il IV Protocollo della convenzione su Certe Armi Convenzionali (CCW): laser accecanti; Acronimi)

Contributi:

Collana: Politica - Studi

Argomenti: Politica estera, relazioni internazionali

Livello: Studi, ricerche

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