Nella storia italiana del dopoguerra il '68 è stato un punto di svolta. Se la svolta non è rimasta episodica, il merito va in gran parte alla presenza dei grandi partiti proletari, aviazione sindacale, alla saldatura tra teoria e prassi, intellettuali e classe operaia.

Le riviste preesistenti si modificarono; ne nacquero di nuove. Ci fu una fioritura di idee e di scritti certamente unica nella storia industriale del nostro paese e presero corpo ipotesi scientifiche rimaste fondamentali.

Si accumulò così, in breve tempo, un materiale vasto e prezioso, di portata storica per le scienze sociali, cui dovranno continuare ad attingere per decenni non solo gli studiosi ma anche gli operatori pratici.

Questo studio si è proposto di esaminare in che misura una trentina di riviste italiane hanno trattato negli anni dal 1968 al 1973 temi connessi con la società industriale, i rapporti tra lavoratori, società e azienda, i conflitti, l'organizzazione del lavoro.

Le riviste sono presentate attraverso la loro storia, i cambiamenti di direzione e redazione, le vicende di gruppi rappresentativi della cultura italiana che hanno sviluppato i dibattiti, le prospettive culturali e ideologiche. Fa seguito la bibliografia che riporta 3.500 articoli tratti dalle riviste stesse.

Il materiale presentato concorre ad incrementare modelli interpretativi che trasformano la bibliografia in vera e propria ricerca sociologica, originale nel contenuto e nel metodo. Ne risulta non una bibliografia, ma una vera e propria storia di quegli anni attraverso gli scritti che Il animarono e li illuminarono.

Maria Grazia Giordano, laureata in lettere moderne all'Università di Torino e in psicologia all'Università di Roma è docente all'Ifap di Roma dove lavora dal 1961. Attualmente opera nel campo dell'analisi istituzionale e della formazione; in precedenza si è occupata di organizzazione della documentazione e informazione.