Qual' è l'oggetto del discorso scientifico? La grande certezza dell'empirismo era Il rapporto immediato fra la scienza e il mondo naturale. Ma la crisi che l'ipotesi realistica sta subendo nel pensiero contemporaneo ha affrettato l'emergere di una concezione opposta: quella che individua come oggetto degli enunciati scientifici, anche in fase sperimentale-osservativa, non I fenomeni, ma i costruiti. Solo un processo mediato, l'interpretazione lestica, consente di ricondurre I costruiti al mondo degli enti e degli eventi naturali. Questa concezione, che si è definita demiotica o irrealistica per marcare la sua alterità rispetto all'empirismo, permette di riesaminare da un nuovo punto di vista il rapporto fra scienza e senso comune, le influenze della metafisica sulla ricerca, la validità dell'induzione, il valore gnoseologico della scienza, nonché lo stato ontologico dei cestrutti. L'ampiezza dei problemi affrontati lascia intendere che la prospettiva demiotica non ha solo un valore epistemologico in senso stretto, ma cerca di fondare gli elementi per una teoria generale della conoscenza. Gli ultimi capitoli offrono alcuni strumenti utili per l'analisi semiotica dei testi scientifici, con particolare attenzione al non detto, ciò che gli enunciati lasciano implicito, o che esprimono direttamente con la prassi.

Mariano Bianca, nato a Novi Ligure (1945) si è laureato in filosofia nel 1969 presso l'università di Genova. Ha soggiornato alcuni anni negli Stati Uniti dove ha svolto attività di studio e di ricerca presso la Wayne State University e la University ci Michigan dove ha conseguito il Master of Science in scienze dell'informazione. Insegna Filosofia della scienza presso la Facoltà di magistero delI'Università di Siena. Ha pubblicato vari articoli e saggi di filosofia e filosofia della scienza tra cui: Elementi di teoria degli automi, 1975, Dalla natura alla società, 1979, Teoria e sistemi scientifici, 1981, L'esistenza Immaginata, 1982.