Questo libro, nato per raccogliere gli Atti di un convegno nazionale, rappresenta il primo documento scritto di un approccio multidisciplinare al problema della Comunicazione alternativa e della sua utilizzazione nell'ambito delle disabilitò verbali. Tale prospettiva interdisciplinare risulta necessaria in rapporto alla molteplicità di aspetti che caratterizzano la comunicazione umana, anche non verbale, e alla necessità della definizione di campo di una materia nuova e affascinante, che ha iniziato ad affermarsi in Canada e negli Stati Uniti. In questo testo, le esperienze maturate da studiosi di chiara fama in ambiti che vanno dalla psicologia alla neuropsichiatria, dalla psicolinguistica all'informatica, concorrono a dare il quadro di un sistema - quello appunto della Comunicazione alterativa - che, se trova ormai vasta applicazione nel momento riabilitativo, non era però stato ancora adeguatamente approfondito sotto il profilo teorico. Ne deriva uno strumento di lavoro utile, anche quale supporto culturale, per tutti coloro che ai vari livelli operano per l'assistenza del disabile «senza parola» e il recupero sociale di chi, per varie patologie, rischia di restare prigioniero del proprio corpo in una società che privilegia la comunicazione verbale. Ma soprattutto rappresenta il primo contributo di una collana sulla Comunicazione alternativa, atto a rimuovere gli ostacoli oggettivi che ancora ne frenano lo sviluppo tecnologico nonché ad esplorare nuovi, potenziali campi di applicazione clinica.