La cartografia del cervello

"L'interesse per la storia della scienza e per la storia della psicologia (nella misura in cui si ritiene possa embricarsi e connettersi alla più ampia storia delle scienze) è andato negli ultimi anni aumentando considerevolmente anche nel nostro paese. Vi è tuttavia uno specifico ambito disciplinare che oggi viene etichettato come neuroscienze, in cui ai rapidi progressi della ricerca sperimentale non ha fatto finora riscontro una sistematica opera di scavo dal punto di vista degli antecedenti storici e delle origini di concetti e impostazioni pertinenti, ancorché sia invece estremamente vivace la consapevolezza della complessità teorica e delle implicazioni epistemologiche che l'assetto attuale del settore comporta.

Particolare importanza acquistano dunque gli studi di alcuni studiosi ottocenteschi il cui impegno si era volto essenzialmente alla ricerca di uniformità strutturali e leggi funzionali valide per il cervello animale, nel tentativo di elaborare mappe corticali relative alle varie funzioni e riferibili non solo all'animale ma anche all'uomo.

Tra questi studiosi certamente uno dei più autorevoli, se non addirittura il più autorevole, va considerato David Ferrier, la cui "frenologia scientifica" e il cui lavoro sulle localizzazioni cerebrali ebbero enormi ripercussioni non solo all'interno del mondo scientifico, ma nel più vasto ambito sociale e culturale (...).

Il libro di Carmela Morabito rappresenta l'unica monografia esistente sull'opera di David Ferrier, ricostruita attraverso un'approfondita analisi del pensiero del neurofisiologo scozzese e su un'analisi puntuale, concettuale e in parte filologica dei testi editi e, soprattutto, inediti. Utile e curiosa insieme la riproduzione che il libro ci offre di disegni, schemi e diagrammi elaborati da Ferrier ad esemplificazione del suo modello teorico".

(dalla Presentazione di Nino Dazzi)

Carmela Morabito è laureata in Filosofia della scienza, e dottore di ricerca in Storia della scienza. Sta inoltre completando la propria specializzazione in Storia delle neuroscienze nell'ambito di una borsa post-dottorato. Partendo dallo studio delle neuroscienze contemporanee, negli ultimi anni ha concentrato la sua attività di ricerca sulla ricostruzione storica delle ipotesi e dei modelli formulati per la spiegazione del nesso sistema nervoso-comportamento, cervello-mente. Attualmente si occupa della localizzazione delle funzioni cerebrali nell'opera di Luigi Luciani e, più in generale, dei neurofisiologi italiani del primo Novecento. Ha pubblicato numerosi saggi e articoli sulla storia delle neuroscienze, e sta preparando un'antologia sulla storia della psicofisiologia anglosassone del XIX secolo dal titolo Modelli della mente, modelli del cervello.