Il regime anarchico nel bene.

Ermanno Taviani

Il regime anarchico nel bene.

La beneficienza romana tra conservazione e riforma

Edizione a stampa

39,00

Pagine: 304

ISBN: 9788846422941

Edizione: 1a edizione 2000

Codice editore: 1573.269

Disponibilità: Discreta

Nel periodo compreso tra la legge Crispi sulle Opere pie del 1890 e il primo conflitto mondiale il sistema benefico-assistenziale romano - ancora poco studiato per quanto concerne l'età contemporanea - rappresenta un tema di grande interesse, per la sua imponenza e pervasività, la varietà e l'eterogeneità delle istituzioni che lo componevano, l'ideologia che lo sorreggeva.

"Il regime anarchico nel bene" - come venne definito dalla Guida della beneficenza del 1907 - fu costretto a rinnovarsi di fronte al radicale processo di mutamento economico e sociale che Roma, divenuta capitale d'Italia, conobbe in quegli anni. Tuttavia, malgrado le riforme laicizzatrici di Crispi e di Giolitti, che inserirono le Opere pie nell'ambito della sfera pubblica, l'eredità benefica della Roma dei papi non andò dissolta. Anzi, il sistema caritativo edificato dal passato regime resse l'urto e diventò un terreno d'incontro tra i "veri romani" ed i "piemontesi". Ad esso, però, si affiancò una nuova filantropia di stampo borghese tesa sia a contrastare gli effetti più dirompenti dei processi di trasformazione che investirono l'"urbe" sia l'associazionismo operaio e socialista. Il problema della mendicità e quello della gestione degli istituti benefici furono al centro di un appassionato dibattito politico a livello municipale e nazionale e di una particolare attenzione da parte dell'opinione pubblica cittadina.

Gli anni compresi tra il 1890 e il 1915 costituirono - sotto il profilo dello sviluppo della protezione sociale in Italia - un periodo di transizione in cui vecchio e nuovo convissero secondo modalità spesso solo apparentemente conflittuali. Le antiquate Opere pie, continuarono a sopperire - secondo le loro modalità caritative, confessionali e spesso clientelari - ad esigenze importanti della società.

Ermanno Taviani (1965), allievo di Franco De Felice, è titolare di un assegno di ricerca presso l'Università della Basilicata. Ha studiato la storia della sinistra italiana nel Novecento e l'uso delle fonti audiovisive nella ricerca storiografica. Tra le sue pubblicazioni, ricordiamo le Opere multimediali. La Resistenza italiana 1943-1945: l'Italia dal fascismo alla Repubblica (Roma-Bari 1996) e L'Italia del Novecento: dal 1947 a oggi (Roma-Bari, 1999).


I poveri nella città in trasformazione
(Le difficoltà di un'indagine sui poveri a Roma; Quanti erano i poveri?; Pauperismo e repressione; Poveri e benefattori: verso un rapporto nuovo)
La struttura benefica romana: una visione d'insieme
(Le indagini sulla beneficenza prima della riforma Crispi; Dalla legge n. 6972 al censimento comunale; Il nuovo secolo: la Guida della beneficenza; La beneficenza "pubblica"; La beneficenza privata)
La Congregazione di carità e la città
(La Congregazione di carità di Roma; L'indemaniamento delle confraternite)
La beneficenza diffusa: elemosine e doti
(La pratica elemosiniera e i progetti di riforma; Il "matrimonio provveduto": la beneficenza dotale)
La beneficenza e le sfide della modernizzazione
(I Benefattori; Le istituzioni educative)
Il "governo" della beneficenza
(La legge Crispi nella storiografia; La riforma; L'applicazione della legge; Il controllo della beneficenza; Governo cittadino e riforma della beneficenza; Dalla riforma di Giolitti alla guerra mondiale).

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