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Il manager pubblico nell'ente locale

Renato D'Amico

Il manager pubblico nell'ente locale

Cultura organizzativa e nuovi contenuti della professionalità del dirigente

Edizione a stampa

33,00

Pagine: 304

ISBN: 9788846433459

Edizione: 2a edizione 2003

Codice editore: 1530.57

Disponibilità: Discreta

Nel corso dell'ultimo decennio la pubblica amministrazione italiana è stata oggetto di un gran numero di provvedimenti normativi che hanno innescato processi di profonde trasformazioni. Questa vera e propria "stagione delle grandi riforme" si è svolta all'insegna di due parole chiave: aziendalizzazione della pubblica amministrazione e privatizzazione del rapporto di lavoro dei pubblici dipendenti. Nel procedere in questa direzione, uno dei nodi decisivi sui quali il legislatore è intervenuto è stato quello della dirigenza, con l'obiettivo di introdurre nella pubblica amministrazione la figura del dirigente-manager anche come leva strategica per la modernizzazione della stessa pubblica amministrazione. Così, anche se il termine manager non compare mai nei testi di legge del decennio '90, non c'è dubbio che esso viene di continuo evocato sullo sfondo di un diverso approccio al problema della dirigenza.

A quali condizioni si può parlare di manager nelle pubbliche amministrazioni italiane? E, in particolare, in quale parte di esse? Cosa serve alla professionalità, alle attitudini, alla cultura organizzativa del dirigente per farne un vero manager? Su quali leve, motivazionali ed organizzative, può agire il manager pubblico nel processo di sviluppo delle risorse umane e di modernizzazione dell'amministrazione? Come influisce lo spoil system sulla managerialità pubblica? Sono queste alcune delle domande alle quali il libro intende rispondere. Esso prende le mosse dall'assunto secondo cui le pubbliche amministrazioni sono species diverse del genus "organizzazioni complesse". Altre species sono le aziende e le imprese che appartengono al settore privato. E fra le pubbliche amministrazioni, in particolare, un ruolo e una posizione speciale sono quelli rivestiti dagli enti locali, Comuni e Province, indicati in questo libro come i meglio vocati ad ospitare la figura del dirigente manager.

Da qui, un articolato ragionamento sugli spunti e i suggerimenti che le teorie manageriali d'impresa, sulla base di contributi scientifici e di esperienza prodottisi nel corso di un secolo, possono fornire alla costruzione della managerialità pubblica. Questo senza rinunciare alle specificità che l'analisi sociologica e politologica riconosce ormai alle organizzazioni pubbliche rispetto a quelle private produttrici di beni.

Renato D'Amico è docente di Scienza dell'amministrazione e di Sociologia dell'organizzazione presso la facoltà di Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Catania. Autore di numerosi saggi su riviste e libri collettanei, ha pubblicato tra l'altro: Burocrazie ed ente Regione (Bologna, 1978), Regionalizzazione e sistema amministrativo (Catania, 1982), e, come coautore, Autonomie locali e politiche pubbliche (Palermo, 1988), Manuale di Scienza dell'amministrazione (Roma, 1992), Catania. I quartieri nella metropoli (Catania, 2000), L'altra giovinezza (Milano, 2001), quest'ultimo edito da FrancoAngeli.


Le ragioni di un'attenzione
(La stagione delle grandi riforme e la riforma della dirigenza; Il nuovo "percorso" degli anni novanta; Il metodo della "programmazione negoziata" e un nuovo scenario per la pubblica amministrazione; Trasformazione del modello di welfare e qualità della pubblica amministrazione)
La nuova dirigenza pubblica nei provvedimenti legislativi degli anni novanta
(Dalla tradizionale dicotomia di politica e amministrazione al principio della separazione dei vertici politici e burocratici; Il rapporto tra politica e amministrazione nella legislatura degli anni novanta: separazione tra ruolo di indirizzo e attività di gestione; La responsabilità dirigenziale; Perseguimento degli obiettivi programmati e valutazione dell'attività dirigenziale; L'articolazione della dirigenza; Gli incarichi dirigenziali: tra fiduciarietà della nomina e autonomia della dirigenza)
La specificità dell'amministrazione locale
(Erogazione di servizi e compenetrazione con la comunità amministrata; L'"ambiente" dell'organizzazione locale e i suoi attori; Elezione diretta del sindaco e del presidente della provincia, e nuovi circuiti di solidarietà nell'amministrazione locale)
Evoluzione delle teorie dell'organizzazione e teorie manageriali d'impresa
(La figura del "capo" e le teorie dei classici; Verso una teoria manageriale d'impresa: da Barnard a Drucker; Dal manager al leader: da Barnard a Selznick passando per Urwick; Gli stili della leadership e le nuove teorie della managerialità: da Etzioni a Likert con un cenno conclusivo al simbolismo organizzativo; Il manager: tra capo e leader)
Il manager e le dinamiche organizzative
(Le organizzazioni come ambiti di produzione culturale; Il marketing, la clientela esterna e interna; I circoli di qualità, le dinamiche di gruppo e il bisogno di autorealizzazione; Managerialità e comunicazione; Strategie motivazionali e job satisfaction)
Impresa privata e amministrazione pubblica locale a confronto
(La pubblica amministrazione come "specie" del "genere" organizzazione complessa; Le metafore dell'organizzazione complessa e le pubbliche amministrazioni; Il manager dell'amministrazione locale e quello privato a confronto)
I contenuti dell'attività manageriale pubblica nell'ente locale
Formazione, professionalità e atteggiamenti del manager pubblico locale

(Preparazione giuridica e selezione dei migliori nelle pubbliche amministrazioni; La cultura amministrativa "difensiva" della burocrazia locale e le interferenze politiche; Il manager pubblico locale e la "tecnostruttura")
I rapporti con gli amministratori politici

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