Il corpo disabitato

Sandro Vero

Il corpo disabitato

Semiologia, fenomenologia e psicopatologia del fitness

Il corpo disabitato è il corpo imbalsamato, acconciato, ripulito che scaturisce dal trattamento penitenziale del fitness, nella sua declinazione estrema e “patologica”. Un corpo trattato come spazio scenico dove allestire le “pubbliche relazioni”, ridotto al rango di salotto buono, quello dove non si vive, che si tiene chiuso, pronto solo a essere mostrato quando giunge il momento della rappresentanza.

Edizione a stampa

17,00

Pagine: 112

ISBN: 9788856803075

Edizione: 1a edizione 2008

Codice editore: 1240.328

Disponibilità: Esaurito

Il corpo disabitato è il corpo imbalsamato, acconciato, ripulito che scaturisce dal trattamento penitenziale del fitness, almeno nella sua declinazione estrema e "patologica". Un corpo trattato come spazio scenico dove allestire le "pubbliche relazioni". Ridotto al rango di salotto buono, quello dove non si vive, che si tiene chiuso, pronto solo a essere mostrato quando giunge il momento della rappresentanza. Un corpo semiotizzato cui è assegnata la funzione di rappresentare il soggetto in almeno tre direzioni: il rapporto con il tempo e dunque con la morte; la relazione con l'Altro cui viene sottratta la possibilità di scelta ("come può qualcuno non-scegliermi se sono perfetto?"); la presenza del vuoto (ovvero dell'assenza) in ogni significazione umana.
Gli strumenti necessari al trattamento di una simile nebulosa concettuale sono variegati: la psicoanalisi, che aggredisce le variabili più profonde che sottendono tali dinamiche; la psicoterapia, che centra nel corpo il nucleo pulsante dell'identità soggettiva; l'analisi semiologica, che legge il testo corporeo e ne ricava sensi nascosti; la psicologia della comunicazione, coi suoi plurimi modelli teorici.
Ne risulta l'indifferibilità di una riflessione - condotta sul registro della polemica ma sostanziata dal rigore scientifico - che fornisca spunti utili a un superamento della logica "anoressica" (e perciò votata al controllo), sottesa ai comportamenti messi in scena nella dimensione del dieting e del fitness.
Il libro è il risultato di una forte ispirazione iniziale, germogliata nel terreno della clinica e delle esperienze, su cui si sono poi fatti agire i fertilizzanti delle diverse discipline coinvolte, attraverso le collaborazioni di cui l'autore si è avvalso.
Il fitness, dunque, fuori dalle decantazioni salutiste e dalle uggiose voci della world-culture: visto, invece, attraverso la lente di una serrata analisi delle sue implicazioni semiologiche, psicopatologiche e sociologiche.

Sandro Vero è docente a contratto di Psicologia della Comunicazione presso l'Università Kore di Enna. Psicoterapeuta e responsabile dell'area di progettazione nella ricerca e nella comunicazione dell'Ausl 7 di Ragusa, ha pubblicato diversi articoli in numerose riviste scientifiche e - recentemente - un libro sui fondamenti logici e psicologici della comunicazione (Le strutture profonde della comunicazione, Bonanno).



Introduzione. Il linguaggio del corpo nell'epoca della sua riproducibilità
Semio-fenomenologia del corpo disabilitato
(Il corpo e il mondo; Semiotica del corpo; Linguaggi)
Psicopatologia del corpo disabilitato
(Il corpo che invecchia; Il vuoto; Il piacere dell'Altro)
La clinica del corpo disabilitato
(Giovanni Lo Castro, Psicodinamica delle pratiche di fitness; Giovanni Salonia, La Psicoterapia della Gestalt e il lavoro sul corpo. Per una rilettura del fitness; Paola Fecarotta, Quale corpo...; Bibliografia)
Le pratiche
(Il bello; "L'uomo è ciò che mangia"; Tiziana Baglieri, Il corpo post-moderno: tecnomutazioni e ibridazione culturale; Bibliografia)
Conclusioni. Il corpo disabilitato
Bibliografia.

Contributi: Tiziana Baglieri, Paola Fecarotta, Giovanni Lo Castro, Giovanni Salonia

Collana: Serie di psicologia

Argomenti: Psicopatologie e tecniche per l'intervento clinico - Psicosomatica, psiconcologia, psicosessuologia

Livello: Studi, ricerche

Potrebbero interessarti anche