Nessuno conosce il proprio scheletro, senza il quale, va da sé, non si vivrebbe. Nessuno conosce il perché della vita, ma tutti viviamo, comunque.

Con questo libro piccolo, disinvolto, provocatorio, nasce un romanzo di filosofia (l'ircocervo, finalmente?). Un dialogo a tre, nonno e due nipoti, sugli assi della secolare riflessione umana: significato, senso e valore dell'esistenza: senza di essi si vive, certo, ma quasi senza saperlo.

In questo dialogo... di tipo platonico e in forma di viaggio fra i capolinea della nascita e della morte individuali, scorrono così i percorsi della scienza contemporanea, del come e del che cosa conosciamo, dell'eternità dell'essere entro la finitezza umana, della storia e della morale che si suppongono tendenti a coincidere. E vengono tratteggiate tre figure simbolo: Cristo, Marx, Freud.

Nel mare antico e quotidiano del vivere, il "trio" non è agnostico, né ambiguo. Sceglie il laicismo come verità propugnata col diritto alla pari cittadinanza di quelle altrui e, anche, delle non verità; l'etica pubblica come fondamento della vita associata, il rifiuto totale anche se non altezzoso, dei compromessi e della mediocrità.

Il volume va letto due volte. La prima, rigorosamente da soli - per esempio in una vettura affollata della metropolitana o su di un sedile monoposto, in montagna; la seconda in compagnia di amici e non. Alla fine non è detto che si diventi migliori. Ma, di sicuro, più contenti e insoddisfatti.

Saverio Avveduto , nato in Sicilia nel 1924, ha insegnato per trent'anni all'università "La Sapienza" di Roma Sociologia dell'educazione, disegnando, a metà degli anni Sessanta, lo statuto di questa disciplina, allora nuova. Nel Ministero della pubblica istruzione ha retto la direzione generale dell'educazione degli adulti e degli scambi culturali con l'estero. Capo di gabinetto al Ministero della Sanità, ha promosso la prima riforma ospedaliera. È stato consigliere scientifico della Treccani, co-fondatore di Politeia e dell'"Istituto internazionale di epistemologia" La Magna Grecia. Presidente dal 1992 dell'Unione nazionale per la lotta contro l'analfabetismo (Unla) e dell'Università di Castel Sant'Angelo per l'Educazione Permanente (Ucsa). Tra le sue opere principali: L'uomo in quanto ricchezza. La società scientifica. Rapporto sulla scienza (Etas Kompass); Enciclopedia della scuola (direzione Mondadori). Il neon e le lucerne (Bulzoni). I prossimi seimila giorni (FrancoAngeli); Dedalo rivisitato (Sellerio).

Nell 1960 ha fondato la rivista Dialogos. Problemi dell'istruzione e della ricerca scientifica , che ancora dirige.

Chiara Soldatini , nata a Roma nel 1977, studia lingue e letteratura straniere all'Università di Roma Tre. È borsista dell'Unione Europea (programma Socrates) all'Università di Dublino. Conta di diventare americanista. Scrive.

Gaia Soldatini , nata a Roma nel 1979 studia lettere e arti all'Università di Roma Tre e all'Accademia dell'illustrazione e della comunicazione visiva di Roma. Scrive e dipinge.