Crisi postbellica e rivoluzione.

Pasquale Fornaro

Crisi postbellica e rivoluzione.

L'Ungheria dei Consigli e l'Europa danubiana nel primo dopoguerra

Edizione a stampa

40,50

Pagine: 280

ISBN: 9788820423056

Edizione: 1a edizione 1987

Codice editore: 1573.103

Disponibilità: Esaurito

Il dibattito storiografico sulla crisi rivoluzionaria del primo dopoguerra ha subito in quest'ultimo decennio un certo rallentamento.

Riprendendo alcuni dei temi teorici che hanno fin qui caratterizzato la discussione tra gli, studiosi del problema, questo volume intende dare un contributo di conoscenza e di documentazione su uno dei settori meno esplorati di questa fase dell'offensiva rivoluzionaria in Europa e, in generale, sui motivi del fallimento dell'utopistico progetto di rivoluzione proletaria internazionale concepito e parzialmente posto in essere da Lenin e dai bolscevichi in un momento di grave crisi del sistema capitalistico mondiale.

La particolare attenzione dedicata all'area danubiana trova giustificazione nel fatto che, fra tutti i possibili canali di -esportazione,- della rivoluzione da oriente a occidente, non fu tanto quello tedesco a costituire il veicolo più rapido e pericoloso, quanto piuttosto quello rappresentato dal paesi del dissolto impero austro-ungarico. Qui, pur essendo presenti elementi di sicuro sviluppo capitalistico, le organizzazioni politiche del movimento operaio non avevano ancora, con la sola eccezione dell'Austria né una consolidata struttura, né le stesse tradizioni parlamentari e uguali capacità di elaborazione teorica originale dei socialisti tedeschi. Messe di fronte alle drammatiche scelte di campo imposte dalla situazione dell'immediato dopoguerra, queste forze si mossero guardando al modello sovietico russo molto più di quanto non facessero in Germania non solo i socialdemocratici maggioritari e gli Indipendenti, ma anche gli stessi spartachisti.

DI questi paesi, in cui oltre alla questione sociale anche una intricatissima questione nazionale e un'altrettanto grave questione contadina contribuivano a rendere esplosiva la situazione, l'Ungheria costituisce il caso più emblematico. La sua esperienza sovietica, durata poco più di quattro mesi, rappresentò non solo il momento di maggior successo dell'ipotesi di rivoluzione bolscevica nel cuore dell'Europa, ma anche l'inizio, in chiave critica e autocritica, di un vasto e importante dibattito sul tema della dittatura del proletariato e sulle modalità della sua attuazione, con particolare riferimento al ruolo che in essa erano chiamati a svolgere la classe operaia, il partito, la nuova burocrazia e gli intellettuali.

Introduzione
Tavola delle sigle e delle abbreviazioni
1. La nuova Ungheria
1. Alla vigilia della rivoluzione
2. La repubblica
3. Il ruolo dei comunisti
4. La nota Vyx
2. La repubblica dei Consigli
1. Tra Parigi e Mosca
2. La missione Smuts
3. L'offensiva romena
4. La controffensiva ungherese e la repubblica slovacca dei Consigli
5. Crisi interna e crisi internazionale
6. La fine della repubblica dei Consigli
7. Dopo la Comune ungherese
3. Economia e società nella repubblica ungherese dei Consigli
1. Le grandi riforme
2. La politica sociale
3. La questione nazionale
4. Scuola e cultura
4. La rivoluzione in Austria e in Baviera
1. La particolarità austriaca
2. I comunisti e l'offensiva di primavera
3. Una lettera di Bauer
4. Riflusso rivoluzionario e crisi della KPDO
5. La Baviera di Eisner
6. Le due repubbliche dei Consigli bavaresi
7. Il fallimento di un'utopia
Appendice
Indice dei nomi


Collana: Storia/studi e ricerche

Argomenti: Storia politica e diplomatica

Livello: Studi, ricerche

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