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Comunicazione, manipolazione e comportamenti collettivi

A cura di: Arianna Montanari

Comunicazione, manipolazione e comportamenti collettivi

Che peso ha la comunicazione politica sul comportamento degli italiani? Un tema molto importante per la centralità delle grandi reti di informazione e dei mezzi di comunicazione nelle società avanzate, e attuale in un momento in cui i cittadini sono chiamati a rendere i nuovi media uno strumento capace di costruire una dimensione pubblica dialogica, facilitando la partecipazione, la condivisione dei temi, l’assunzione collettiva delle decisioni.

Pagine: 202

ISBN: 9788856865684

Edizione:1a edizione 2013

Codice editore: 1551.3

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Questo volume si propone di indagare il peso che la comunicazione politica ha sul comportamento degli italiani.
Si tratta di un tema particolarmente importante per la centralità che nelle società avanzate hanno le grandi reti di informazione e i mezzi di comunicazione di massa.
La manipolazione politica può infatti vanificare la funzione di partecipazione democratica alle scelte e alle decisioni pubbliche da parte dei cittadini, fenomeno particolarmente grave poiché avviene in un momento di forte crisi delle istituzioni e dei sistema di rappresentanza tradizionale. Infatti gli italiani e soprattutto le nuove generazioni sembrano rigettare a priori l'appartenenza ai partiti politici e si ritengono piuttosto consumatori razionali di offerta politica. Un'offerta politica che giunge direttamente dai media, senza particolari mediazioni e che appare sempre più dipendente da parole d'ordine e temi provenienti da nuovi tipi di movimenti e di organizzazioni sociali.
Se saltano le mediazioni sociali, tradizionalmente legate ai partiti, e non sono più riconosciute come un fattore utile per la rappresentanza democratica, la gestione della politica finisce per oscillare tra due poli: da un lato la deriva plebiscitaria, col ricorso a un capo carismatico con cui identificarsi in modo acritico, dall'altro la democrazia diretta, con la gestione e il controllo del potere da parte dei cittadini.
Tocca ai cittadini, sembrano dirci le ricerche che riportiamo in questo volume, essere capaci di rendere i nuovi mezzi di comunicazione uno strumento capace di costruire una dimensione pubblica dialogica, facilitando la partecipazione dei cittadini, la condivisione dei temi da dibattere, l'assunzione collettiva delle decisioni.

Arianna Montanari è professore ordinario di Sociologia dei fenomeni politici e insegna presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università Sapienza di Roma. Si è occupata di modelli culturali e di azioni sociali con particolare attenzione al tema della costruzione delle identità collettive anche alla luce dei fenomeni della globalizzazione e del localismo. Negli ultimi anni ha coordinato una ricerca europea AENEAS sul tema dell'immigrazione ed è stata più volte coordinatrice nazionale e locale di ricerche Prin Cofin sui temi della partecipazione politica e del ruolo dei movimenti e dell'associazionismo nel sistema politico attuale.



Arianna Montanari, Introduzione. Mezzi di comunicazione e modelli cognitivi
Parte I. Processi di framing e ruolo dei media nella formazione dell'opinione pubblica
Mauro Barisione, Il potere della cornice. Processi di framing e politica deliberativa
(Politica deliberativa, legittimità procedurale e frame della deliberazione; Mediatori e moderatori dei frame della deliberazione)
Enrico Caniglia, Media e dibattito pubblico: il dialogical network nel caso Unipol-Ordinanza Forleo
(Il dibattito pubblico e i media; Dalla tematizzazione al dialogical network; Il dibattito pubblico-mediatico in azione. Un caso concreto: l'ordinanza Unipol-Bnl; L'inizio del dibattito; Lo svolgimento del dibattito; Eventi dialogici o copertura dialogica; L'importanza del dialogical network per il dibattito pubblico)
Maria Antonietta Battista, Informazione, politica e infotainment
(La politica in televisione; L'informazione nei talk show e nei programmi d'infotainment; Ruoli, interazione e relazioni; Le modalità di interazione; L'infrazione delle regole e il conflitto; Conclusioni)
Marco Mazzoni, L'intrattenimento televisivo e la popolarizzazione della politica. Uno studio di Domenica in e Buona Domenica
(Premessa; Di che cosa stiamo parlando; Ma quanto "pesano" le soft news di Domenica in e Buona Domenica? Conclusioni; Appendice)
Parte II. Simboli e rappresentazioni collettive nella comunicazione pubblica ed elettorale
Daniele Ungaro, L'archetipo del Salvatore. Sociologia e simbolica della comunicazione politica nella campagna elettorale di Barack Obama
(Simboli e politica; Jung e Durkheim: l'incontro tra inconscio collettivo e coscienza collettiva; I simboli del cambiamento; L'archetipo del salvatore; Conclusioni)
Alfredo Sguglio, Biopotere della TV e pratiche di resistenza: il caso delle "televisioni di strada"
(Il biopotere della tele-visione; Resistenza e nuovi potenziali tecnici; L'esperienza delle Telestreet; L'esperienza di InsùTv; Il caso di Barcellona: LaTele; Conclusioni)
Rossana Sampugnaro, La mobilitazione nelle campagne elettorali e il ruolo delle regole. Un confronto tra elezioni regionali ed elezioni politiche in Sicilia nel 2008
(Le campagne elettorali in Italia; Il gap italiano; Campagne elettorali e mobilitazione: un confronto tra politiche e regionali in Sicilia; La campagna nazionale per le politiche: 2006-2008; Le campagne locali per le elezioni regionali e politiche nel 2008: un confronto; Partiti e mobilitazione elettorale; Conclusioni)
Lorenzo Mosca, La comunicazione online delle regioni italiane
(Regioni e comunicazione online: una introduzione; Le politiche del governo elettronico in Italia fra stato e regioni; Il divario digitale nelle regioni italiane; Scelte metodologiche per l'analisi empirica; I siti web delle regioni italiane; Osservazioni conclusive).

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