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Coscienza e linguaggio.

Lino Ponticelli

Coscienza e linguaggio.

La comunicazione tra soggetti con immagini del mondo incompatibili

Edizione a stampa

22,00

Pagine: 256

ISBN: 9788846482808

Edizione: 1a edizione 2007

Codice editore: 1042.47

Disponibilità: Buona

Il volume si propone innanzitutto di precisare quanto caratterizza l'essere coscienti, evidenziando come diverse prese di posizione su questo punto conducano a delle prospettive e a dei linguaggi diversi, e in particolare si traducano nella assunzione in significati diversi di termini centrali della riflessione filosofica come "esperienza", "conoscenza", "uomo", "linguaggio", "comunicazione", "soggettività", "oggettività", "intersoggettività".
Si analizza poi il passaggio dalla prospettiva e dal linguaggio immediati a una prospettiva e a un linguaggio filosofici, mettendo in luce l'intrecciarsi in questo percorso della dimensione linguistica, di quella fenomenologica e di quella ontologica.
Si cerca infine di chiarire quale tipo di comunicazione resti possibile tra i filosofi e tra essi e l'uomo comune, una volta che i primi siano approdati a nuovi linguaggi radicalmente diversi tra loro e da quello comune.

Lino Ponticelli ha insegnato Epistemologia e Filosofia del Linguaggio presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Parma. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Sull'uso di "vedere". Strutture linguistiche e strutture dell'esperienza, Borla, Roma 1994; Ermeneutica della coscienza, FrancoAngeli, Milano 1998; Epistemologia dell'interpretazione, FrancoAngeli, Milano 2001; Linguaggio e immagine del mondo, FrancoAngeli, Milano 2003.



Presentazione
Parte I. Letture
"Coscienza" come "il nome di un nulla"
(La negazione della coscienza e l'interpretazione del conoscere; Una stessa "pura esperienza" alla intersezione di due processi; L'ambiguità tra il "mentale" e il "fisico" dei fatti affettivi; "Le nostre menti s'incontrano in un mondo di oggetti, che posseggono in comune")
L'ipotesi di fare a meno del termine "io"
(Reid: l'io tra le credenze implicite nella struttura originaria di tutte le lingue; L'empirismo: fare a meno del termine "io"; Nietzsche: fare a meno anche di "quel piccolo "es" (nel quale si è volatilizzato l'onesto, vecchio io)"; Nietzsche: l'intelletto e i sensi come apparato semplificatorio)
Parte II. Coscienza e linguaggio
Il problema dell'unità della coscienza e l'unità...; Che cosa consenta il costituirsi di "una" esperienza)
La coscienza e il suo lessico
(L'insufficienza della analisi monistica della esperienza; Il lessico relativo alla coscienza)
La coscienza, il saper fare e il saper come fare
(Annotazioni)
La coscienza e la "conoscenza senza soggetto conoscente" nel Popper
(La conoscenza soggettiva; La conoscenza oggettiva: una "conoscenza senza soggetto conoscente"; Annotazioni)
La coscienza e l'ego
(Postilla 1. In margine alla analisi del James dei fatti affettivi; Postilla 2. La mente e l'ago; Postilla 3. L'uso di "mio")
L'Io e la grammatica
Coscienza e intersoggettività
(L'ipotesi monadica; La percezione dell'altro, del mondo, dello spazio nella prospettiva monadica; Postilla. L'accesso privilegiato alla propria soggettività)
La costruzione di un nuovo lessico...
(... a partire da una diversa presa di posizione nei riguardi della Coscienza; ... con l'intento di realizzare una descrizione fenomenologica; Postilla 1. Le Apparenze nel trapasso dalla prospettiva immediata alla prospettiva fenomenologica; Postilla 2. "Diversi concetti di un oggetto"; Postilla 3. La presunzione del James di porsi "dal punto di vista del senso comune")
Parte III. La ricerca filosofica
L'interrogarsi
(Ciò su-cui verte o a cui è diretto l'interrogarsi e ciò riguardo-a-cui ci si interroga; L'interrogarsi sul significato e sull'essenza nella ricerca filosofica)
L'essenza
(Essenza e natura. Indagine empirica e indagine eidetica; L'essenza di qualcosa, Q, come ciò senza di cui...; Essenza, individuo e concetto)
L'intreccio delle dimensioni linguistiche, ontologica ed egologica
Analisi e intuizione
(Il dilemma dell'analisi; Se nella introduzione di "dato sensibile" si abbia una novità meramente verbale o una derivazione logica di ciò che è già noto)
Uso comune e filosofia
(La proposta wittgensteiniana di ricondurre le parole dal loro uso metafisico al loro uso normale; Oltre l'uso comune; Postilla. "Vedere")
Il presunto carattere mistificatorio del linguaggio
(Sui sensi come "apparato semplificatorio"; La presunzione della somiglianza; La presunzione della immobilità; Tirando le somme)
Parte IV. La comunicazione tra prospettive radicalmente diverse
(La comunicazione di fatto tra prospettive diverse; La ricerca come "ermeneutica" e la comunicazione come maieutica; La maieutica della Coscienza; Alcuni percorsi maieutici. La Coscienza come...)
Riferimenti bibliografici.

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